La Federal Reserve, la Banca centrale Usa, ha lasciato i tassi di interesse invariati in un intervallo compreso il tra 2,25% e 2,5%, come è largamente atteso dal mercato. Inoltre, ha confermato di voler perseguire una politica "paziente" nella gestione dei futuri tassi i d’interesse, e soprattutto ha dichiarato che intende per il momento vuole mettersi in una posizione di attesa. Significa che vuol vedere come andranno le cose in futuro e di volta in volta deciderà se alzare i tassi o meno. Questo significa che se le cose dovessero andare meno bene del previsto, la Fed potrebbe anche non alzare i tassi in questo 2019.
La Fed continua a ritenere che l’economia si espande ad un ritmo sostenuto, che il mercato del lavoro è solido e che l’inflazione vicina al livello obiettivo del 2% sia lo scenario più probabile. Tuttavia, alla luce degli sviluppi economici e finanziari globali e delle contenute pressioni inflazionistiche, la Fed ha deciso di rimanere paziente per i futuri rialzi. Proprio a dimostrare una politica più cauta, la Fed ha rimosso dal comunicato il riferimento a "ulteriori graduali aumenti" del costo del denaro e ha segnalato che "la tempistica e la dimensione di futuri aggiustamenti dei tassi saranno determinati sulla base dei dati macroeconomici".
La Banca centrale ha anche pubblicato un aggiornamento su come intenda ridurre i 4.000 miliardi di dollari di bond accumulati con la politica espansiva degli ultimi anni. Il nuovo atteggiamento segnala una maggiore flessibilità su eventuali cambiamenti del ritmo attuale di riduzione, in modo da tenere conto di un eventuale indebolimento dell'economia.