Come da attese la Fed ha lasciato i tassi fermi in un intervallo tra l'1,5% e l'1,75%. Inoltre, ha confermato la sua diagnosi sullo stato di salute dell'economia: crescita moderata, mercato del lavoro forte, mentre sono ancora deboli investimenti ed esportazioni. C’è però una novità: la Fed ha eliminato il riferimento alle incertezze che gravitano attorno all'economia degli anni a venire. C’è, dunque un miglioramento dello scenario, che ha portato anche a migliorare le stime sulla disoccupazione da qui al 2022.
Tutto questo ha avuto un riflesso sulle previsioni che i membri della Fed hanno sul livello futuro dei tassi. In scia al diradarsi delle incertezze che si addensano sull'economia, nessuno alla Fed prevede più di tagliare i tassi. Tuttavia, anche i rialzi non sono previsti per i prossimi mesi: nel 2020 i tassi sono visti all'attuale livello, mentre per il 2021 ci si attende al massimo un solo ritocco dello 0,25%. Anche per 2022 è previsto un solo ritocco dello 0,25%, con il costo del denaro che dovrebbe dunque attestarsi in un intervallo compreso tra il 2% e il 2,25%. Si tratta dunque di un livello più basso rispetto a quello previsto a settembre, quando le attese erano per un rialzo nel 2020 e un altro nel 2021, seppur in contesto di maggior incertezza.Fed: tassi fermi
Data di pubblicazione 12 dicembre 2019
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Nessun rialzo dei tassi nel 2020