News

Recovery fund: ecco i termini dell'accordo

Data di pubblicazione  21 luglio 2020
Tempo di lettura: ##TIME## minuti

condividi questo articolo

All'Italia 200 miliardi tra prestiti e sussidi

L'accordo trovato sul Recovery Fund prevede che la dotazione del fondo sarà di 750 miliardi, di cui 390 a titolo di sussidi a fondo perduto e 360 sotto forma di prestiti. Per quanto riguarda la ripartizione dei sussidi, i criteri per l'assegnazione saranno due: per il primo periodo ci si baserà sul livello di disoccupazione nel 2015-2019, per il 2023 invece il riferimento sarà la perdita di Pil reale nel 2020-2021. Il 70% degli aiuti dovrà essere impiegato nel 2021 e 2022. Il restante 30% invece nel 2023. Secondo questi criteri all'Italia andranno 209 miliardi, di cui 82 sotto forma di sussidi, 127 sotto forma di prestiti.

IL VINCOLO DELLE RIFORME E I CONTROLLI
Per poter avere accesso a questi fondi, ogni Paese dovrà presentare dei piani contenenti le riforme che intende attuare e che saranno valutate dall'Europa. Il piano, infatti, dovrà essere approvato dal Consiglio europeo, in base alle proposte presentate dalla Commissione. Inoltre, non basterà che il piano venga approvato, ma bisognerà poi attuare le riforme nei tempi prestabiliti: verrà infatti valutato di volta in volta il rispetto delle tabelle di marcia e degli obiettivi fissati per l'attuazione dei piani nazionali. Se, durante questi controlli, qualche Paese dovesse ritenere che ci sono problemi, ritardi o il mancato rispetto degli impegni da parte di un altro Stato europeo, potrà sollevare le sue rimostranze, ma sarà il sempre il Consiglio europeo a prendere la decisione finale.