Nella settimana dal 22 al 26 febbraio l’indice AC Mipo Retail ha segnato una battuta d’arresto, restando praticamente al palo (+0,09%). Si tratta, comunque, di un risultato migliore di quello della Borsa di Milano, che nello stesso periodo di tempo ha registrato una flessione dell’1,35%.
L’indice AC Mipo Retail dal 2005 a oggi
NB La linea in grassetto rappresenta l’indice AC Mipo Retail, la linea sottile la Borsa.
L’indice AC Mipo Retail dal 2010 a oggi
NB La linea in grassetto rappresenta l’indice AC Mipo Retail, la linea sottile la Borsa.
INDICE AC MIPO RETAIL INDEX:
SAPERNE DI PIÙ
L’indice AC Mipo Retail serve a misurare le performance delle nuove società sbarcate sulla Borsa italiana nei primi anni di quotazione (AC sta per Altroconsumo, M indica Milano, IPO significa Initial Public Offering).
Entrano a far parte dell’indice tutte le società che approdano a Piazza Affari (qualunque segmento di Borsa italiana) con un’OPV, un’OPS o un’OPVS destinata almeno in parte al pubblico retail. Non entrano invece nell’indice le società quotate con un’offerta riservata agli istituzionali, né le società che arrivano in Borsa tramite altre operazioni straordinarie (es. scissioni).
Le matricole di Borsa entrano a far parte dell’indice al momento della loro quotazione, col prezzo di Ipo.
Le società escono invece dall’indice quando si verifica uno dei seguenti casi:
- sono trascorsi due anni dalla quotazione (purché nell’indice restino almeno 15 società, in caso contrario l’uscita dall’indice è rinviata finché non si verifica questa condizione);
- la società è stata delistata prima che siano trascorsi due anni dalla quotazione.
Il peso attribuito a ogni società è stabilito, al momento del suo ingresso nell’indice, in base alla capitalizzazione.
La base dell’indice (100) è il 31/12/2004, la frequenza di aggiornamento è settimanale. Si tratta di un indice di prezzo, non tiene cioè in considerazione i dividendi staccati né eventuali altre remunerazioni (es. bonus shares).