I verbali dell'ultima riunione della Fed, la Banca centrale Usa, mostrano che l'inflazione è una preoccupazione per l’Istituto di Washington. L'aumento dei prezzi è infatti non solo più intenso di quanto ci si aspettasse, ma l’elevata inflazione non sarà neppure un fenomeno temporaneo di pochi mesi come avevano sperato. Di conseguenza, sempre più voci all'interno della Federal Reserve chiedono un'accelerazione nel processo di normalizzazione monetaria. Dalla prossima riunione di dicembre, la questione di ridurre ulteriormente gli acquisti di titoli tornerà dunque sul tavolo, così come è oramai scontato un aumento dei tassi entro la prima metà.
NORMALIZZAZIONE MONETARIA: DI COSA SI TRATTA?
Per normalizzazione monetaria si intende quel processo che porta progressivamente a ridurre tutti gli stimoli monetari che una Banca centrale ha messo in campo per aiutare l’economia in un momento di crisi. Di norma la normalizzazione avviene in due fasi: prima si procede con una graduale riduzione dell'immissione di liquidità attraverso l'acquisto di titoli sui mercati finanziari. Successivamente si aumentano dei tassi di interesse.
Questa accelerazione nel processo di normalizzazione nella politica monetaria è sempre più probabile in quanto tutti gli indicatori suggeriscono un forte rimbalzo del dinamismo economico degli Stati Uniti dopo la deludente crescita del 3° trimestre. La spesa delle famiglie è stata molto dinamica in ottobre, registrando il suo maggiore aumento negli ultimi 7 mesi. L'impennata dei prezzi non sta impattando negativamente sui consumi perché l'aumento dei salari preserva il potere d'acquisto degli americani.
IL COMPITO DI POWELL
Il compito del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, confermato nel suo incarico per i prossimi quattro anni, si preannuncia dunque difficile. Durante il suo primo mandato ha utilizzato tutti gli strumenti monetari a sua disposizione per affrontare la crisi dovuta alla pandemia e questa politica è stata sostenuta da un ampio consenso sul fatto che, in situazioni talmente gravi come quelle in cui si è trovato il mondo a causa del Covid-19, si dovrebbe fare tutto il possibile. Meglio eccedere negli stimoli piuttosto che rischiare di non fare abbastanza. Durante il suo secondo mandato dovrà invece fare tutto il possibile per contenere l’inflazione, ma senza esagerare, perchè dovrà anche evitare di pregiudicare la ripresa economica.
COSA SUCCEDE SUI MERCATI E COSA FARE CON I TUOI INVESTIMENTI
Nel mercato dei cambi, la prospettiva di un aumento dei tassi di interesse statunitensi sostiene il valore del dollaro, che è tornato al suo livello più alto rispetto alla moneta unica da luglio 2020. La forza del dollaro sta rendendo attraenti le azioni statunitensi, che sono interessanti, ma solo nel contesto di un portafoglio dinamico. Quanto ai bond, a seconda del portafoglio da te replicato sono sempre presenti i titoli di Stato e i titoli ad alto rendimento. I bond societari sono da vendere.