La Bank of England ha già alzato tre volte i tassi d’interesse per cercare di combattere l’inflazione e ha anche previsto che il carovita arriverà all’8% entro la fine del trimestre. I dati odierni sui prezzi britannici sembrano proprio dar ragione alla Banca centrale inglese. Sul fronte dei prezzi al consumo, infatti, il dato di febbraio parla di un +6,2% su base annua, il dato più alto degli ultimi trent’anni. L’aspetto più serio è quello che l’inflazione di fondo, quindi non considerando le componenti più volatili tra le quali c’è l’energia, è comunque al 5,2%. Dopo tutto l’indice dei prezzi alla produzione è arrivato al 14,7% a febbraio su base annua. Con questo livello dei prezzi dal lato della produzione, è inevitabile che i produttori debbano, per salvaguardare i propri margini, scaricare questi rialzi sui prezzi vendita, spingendo al rialzo anche i prezzi al consumo.
Per quanto riguarda i tuoi investimenti, la Borsa inglese rimane presente, a titolo di diversificazione, all’interno dei nostri portafogli, mentre i bond in sterline non sono da acquistare.
UNA SINTESI DEI PREZZI INGLESI |
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Febbraio |
Attese |
Gennaio |
|
Inflazione annuale |
6,2% |
5,9% |
5,5% |
Inflazione di fondo annuale |
5,2% |
5,0% |
4,4% |
Prezzi alla produzione annuale |
14,7% |
13,9% |
14,2% |