Il dato preliminare sull’inflazione della zona euro di maggio parla di un +8,1% annuo, dunque ancora una volta in crescita rispetto al mese precedente (+7,4%) e superiore alle attese che prevedevano un +7,7%.
I prezzi dell'energia (+39,2%) continuano ad essere una delle maggiori cause dell'inflazione europea, ma anche escludendola il carovita è comunque in crescita: +4,6% dal +4,1% di aprile. Se poi si escludono anche alimentari, alcol e tabacco, il carovita fa segnare +3,8%, contro il 3,5% di aprile. Dunque, anche l’inflazione di fondo continua a correre e si allontana sempre di più dall’obiettivo Bce.
Anche in Italia è stata la giornata, oltre che del Pil, anche del carovita.Secondo le stime preliminari, l’inflazione italiana registra un aumento del 6,9% su base annua (da +6% del mese precedente con attese a +6,2%). L’accelerazione dell’inflazione su base tendenziale, dopo il rallentamento di aprile, si deve principalmente all’energia (+42,2%) e agli alimentari (da +6,1% a +7,1%).
Escludendo dal calcolo questi due beni si ha poi l’“inflazione di fondo, che però accelera comunque: da +2,4% a +3,3%. Ad accelerare sono anche i prezzi dei beni a alta frequenza d’acquisto, il cosiddetto “carrello della spesa”: da +5,8% a +6,7%. L’inflazione acquisita per il 2022 è così pari a +5,7% per l’indice generale e a +2,5% per la componente di fondo.