L’ATTIVITÀ ECONOMICA
In Italia il Pil del secondo trimestre è stato rivisto al rialzo rispetto alla stima precedente: +1,1% su base trimestrale (contro il +1% della stima precedente e delle attese) e +4,7% su base annua (contro il +4,6% della stima precedente e delle attese). La variazione acquisita per il 2022 è così ora pari a +3,5%.
Dal punto di vista delle componenti della domanda, i consumi e gli investimenti sono aumentati dell’1,7%, mentre le importazioni e le esportazioni sono aumentate, rispettivamente, del +3,3% e del +2,5%.
Se si guarda ai settori invece, crescono l’industria (+1,4%) e i servizi (+1%), mentre l’agricoltura fa segnare una diminuzione dell’1,1%.
Attenzione però ad un aspetto. Questi sono dati del secondo trimestre, quindi fino a fine giugno. Gli effetti del carovita e caro-energia si facevano sentire, ma si stanno inasprendo sempre di più e il loro effetto negativo si scaricherà sui dati del Pil terzo trimestre. Ne è un esempio il calo della produzione manifatturiera italiana di agosto, il maggior dell'eurozona.
IL MERCATO DEL LAVORO: ATTENZIONE AI DATI
A luglio si registra un calo della disoccupazione dall’8,1% al 7,9%, anche maggiore delle attese (8%) – il numero di coloro che cercano lavorano sono scesi dell’1,6%, -32.000 unità). C’è però da segnalare che contestualmente a ciò è aumento il numero di inattivi (+0,4%, corrispondenti a +54.000 unità), cioè di chi né lavora né cerca un lavoro. Inoltre, l’occupazione è calata dello 0,1%, pari a -22.000, e così il tasso di occupazione scende al 60,3% (-0,1%).