Arriva un altro dato che mostra un’economia della zona euro in rallentamento. L’indice Pmi, infatti, è sceso a 49,8, al minimo degli ultimi 26 mesi. E un dato sotto 50 punti significa contrazione.
Il settore manifatturiero dell'eurozona ha continuato a contrarsi a metà del terzo trimestre. La produzione è scesa a un ritmo simile a quello visto a luglio, che è stato il calo più intenso da maggio 2020, mentre i nuovi ordini sono diminuiti bruscamente ancora una volta. Le deboli condizioni della domanda sono state un freno importante per i produttori di beni ad agosto, riflettendo il deterioramento del potere d'acquisto in tutta Europa a causa dell'elevata inflazione. I produttori hanno successivamente ridotto ulteriormente la loro attività di acquisto in risposta al peggioramento delle prospettive economiche, sebbene la ridotta necessità di input abbia contribuito a ridurre la pressione sui fornitori.
Tra i Paesi, l’Olanda è stata i più performanti, seguiti dall'Irlanda, anche se entrambi hanno visto il tasso di espansione rallentare al minimo degli ultimi 22 mesi. L'unico altro paese a vedere un PMI superiore a 50 è stata la Francia. Le flessioni più brusche sono state osservate in Germania, Austria, Grecia e Italia, con quest'ultima che ha visto la più forte flessione manifatturiera in agosto. E questo è un dato negativo per la nostra economia: sebbene il Pil del secondo trimestre è stato rivisto al rialzo, i dati che arrivano dal terzo trimestre sono pochi incoraggianti: i veri effetti della crisi si vedranno sui dati del Pil del terzo trimestre.
PAESE PUNTI LIVELLO
Netherlands 52.6 minimo degli ultimi 22 mesi
Ireland 51.1 minimo degli ultimi 22 mesi
France 50.6 massimo da 2 mesi
Spain 49.9 massimo da 2 mesi
Germany 49.1 minimo degli ultimi 26 mesi
Austria 48.8 minimo degli ultimi 26 mesi
Greece 48.8 minimo degli ultimi 20 mesi
Italy 48.0 minimo degli ultimi 26 mesi