DA PRECURSORE AD ACCELERATORE
Uno dei grandi attenzionati del periodo è l’immobiliare Usa e questo perché si tratta di un settore che è legato a doppio filo con l’economia reale. L’immobiliare è infatti spesso un indicatore e precursore di una recessione: un suo rallentamento è storicamente avvenuto prima di una recessione negli Usa. Questo perché le variabili che entrano in gioco e che portano ad una recessione, come rallentamento dei consumi, calo del potere di acquisto delle famiglie, condizioni finanziarie più stringenti… iniziano subito ad impattare sulla capacità di acquisto di un immobile. Successivamente, poi, un rallentamento di questo settore provoca un danno all’economia. L’immobiliare è un settore cruciale per la crescita e un suo rallentamento, e nei casi peggiori un crollo, accentua le problematiche economiche e di fato diventa un’ulteriore causa della recessione stessa.
COME VANNO LE COSE: LA CRESCITA DEI PREZZI RALLENTA
Dunque, in un momento in cui negli Usa si dibatte sulla Fed che pur di sconfiggere l’inflazione è disposta a creare sofferenze all’economia, le sorti del settore immobiliare sono sotto i riflettori. E gli ultimi dati sui prezzi delle case Usa – sono quelli di giugno, questi dati arrivano con 2 mesi di ritardo – mostrano che la crescita dei prezzi continua a rallentare. A giugno i prezzi delle case sono cresciuti del 16,2% (dal 18,3% precedente) su base annua e si tratta del quarto rallentamento consecutivo. Anche l’indice più ristretto dei prezzi delle case Usa, l’indice HPI S&P/CS Composite-20, ha certificato un rallentamento: +18,6% annuo conto il 20,5% e il +19,5% atteso. Anche in questo caso è da marzo che i prezzi non accelerano più, ma lo loro crescita rallenta.
Come abbiamo avuto modo di dirti qui, al momento, visto che le prospettive sono sì per una recessione Usa, ma più veloce e poco intensa, i prezzi delle case rallenteranno, ma non scenderanno. Piuttosto l’effetto andrà sul calo delle vendite. Anche storicamente, infatti, i prezzi delle case sono crollati con la recessione dovuta a Lehman, in altri casi hanno retto, o sono addirittura saliti lo stesso – vedi grafico.
Fonte grafico: Federal Reserve of St. Louis