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Quello che è in nostro possesso vale di più

Bias del possesso

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Data di pubblicazione 17 ottobre 2023
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Bias del possesso

Bias del possesso

Si tratta di un atteggiamento molto comune e naturale, ma questo bias può portarti fuori strada con gli investimenti

Una tendenza generale che hanno le persone è quella di attribuire un valore eccessivo a un bene o più in generale ad una proprietà che è in loro possesso. A ciò che è in nostro possesso noi attribuiamo un valore superiore a quello che è il valore reale o intrinseco. Questo atteggiamento è chiamato bias del possesso.

L'insorgere di questo bias del possesso, molto diffuso - anzi si può dire che tutti lo abbiamo - è molto semplice e va ricercato nella sfera emotiva - non a caso rientra nell'ambito dei bias emotivi o emozionali. Non si può certo negare che se dobbiamo liberarci di un bene alcune variabili come l'attaccamento, lo sforzo che si è fatto per ottenerlo e magari anche per manutenerlo nel tempo e così via ci fanno pensare che ci meritiamo un determinato prezzo di vendita. Inoltre, tendiamo a non volerlo vendere ad un prezzo più basso di quello a cui lo abbiamo acquistato, magari non considerando il valore d’uso di quella proprietà o altri benefici ricevuti.

In ambito finanziario questo bias del possesso porta a una conseguenza molto pericolosa, che è la stessa che abbiamo visto con un altro tipo di bias: l’avversione alle perdite, ma anche con il disposition effect. Capita che le persone non vogliano vendere in perdita oppure non vogliano più vendere un investimento non più adatto alle loro esigenze o che non è più conveniente. Come se ne esce da questo bias? Prima cosa: bisogna analizzare in maniera razionale l’investimento. Bisogna tener conto di tutto nel rendimento dell’investimento e non guardare solo il prezzo, ma anche se ha dato dei dividendi o se ha dato delle cedole. Considerando anche questo, potrebbe non essere più in perdita oppure la perdita potrebbe essere fortemente ridotta rispetto a quella che vediamo in termini di prezzo. Anche questo però potrebbe non portare a convincerci a vendere.

Il vero modo per superare il bias del possesso è che la valutazione se un investimento va mantenuto in portafoglio o venduto deve essere fatta sulla base di quelle che sono le caratteristiche di quel singolo prodotto alla luce del contesto di mercato, ma anche alla luce dei nostri bisogni. Può cambiare il contesto di mercato o la situazione dell'azienda o dell'emittente dello strumento su cui puntiamo o entrambi e questo potrebbe portare a far sì che quegli investimenti oggi siano a fine corsa e quindi sia meglio vendere anche in perdita. In questo caso meglio vendere e posizionarsi su investimenti con maggiori prospettive. Potrebbe anche essere che noi abbiamo esigenze diverse perché anche noi cambiamo con il tempo - anche le nostre vite cambiano - e abbiamo sempre bisogno di cose diverse. In quel caso potrebbe essere necessario spostarsi su diverse tipologie di investimenti perché sono cambiati i nostri obiettivi e ad ogni obiettivo corrisponde un prodotto specifico.