La Bce ha lasciato i tassi fermi al 4,5%, come da attese. Non ci sono però state novità sulle prospettive del futuro andamento dei tassi. La Bce ha continuato a ripetere che i tassi di interesse si collocano su livelli che, mantenuti per un periodo sufficientemente lungo, faranno scendere l’inflazione verso il 2% e che le decisioni future saranno prese sui dati via via disponibili. Rimane dunque l’indicazione di tassi fermi per un prolungato periodo di tempo, ma non c’è ancora un richiamo al taglio del costo del denaro – cosa che invece c’era con la Fed.
La Bce ha però messo mano alle sue stime di inflazione attesa: in media sarà al 5,4% nel 2023, al 2,7% nel 2024, al 2,1% nel 2025 e all’1,9% nel 2026. Rispetto alle stime di settembre sono state riviste al ribasso le proiezioni per il 2023 e soprattutto per il 2024. Dunque, questo fa supporre che nel 2024 ci sarà un taglio nei tassi d’interesse, anche se ancora non annunciato. Il problema sono però le attese di mercato: tagli di un ammontare totale pari all’1,5% e che inizieranno già a marzo sembrano oggi, 14 dicembre 2023, troppo ottimistiche se confrontate con le dichiarazioni della Bce. Per cui, lo scenario ad oggi per il 2024 può essere sintetizzato così: tagli sì, ma potrebbero essere inferiori a quelli su cui scommette il mercato.
Una novità poi c’è: come circolava da un po’ di tempo, la Bce ha annunciato la conclusione del reinvestimento totale dei bond in scadenza acquistati nell’ambito del piano anti-pandemia. La Bce continuerà a reinvestire, integralmente, il capitale rimborsato nella prima parte del 2024. Nella seconda parte dell’anno ridurrà il portafoglio di 7,5 miliardi di euro al mese, in media, e terminerà i reinvestimenti nell’ambito di tale programma alla fine del 2024.
Dunque, considerando tutto quanto emerso, la fine dei reinvestimenti potrebbe portare qualche scossone sul mercato dei bond, ma arriverà nel semestre in cui la Bce dovrebbe tagliare i tassi. Cosa fare con gli investimenti? Te lo spieghiamo qui.