L’inflazione brasiliana ad agosto è scesa e lo ha fatto più delle attese: il dato annuale parla di +4,24%, mentre le attese si aspettavano un calo al 4,30% (a luglio l'inflazione aveva fatto segnare 4,5%). Addirittura, nel mese di agosto i prezzi sono scesi dello 0,02%.
Sono dati che potranno evitare che la Banca centrale non solo prenda in considerazione, ma anche proceda con un rialzo dei tassi di interesse la prossima settimana?
L'economia brasiliana continua a crescere ad un ritmo sostenuto. Le misure del Pil, quelle sull’attività economica, ma anche quelle arrivate questa settimana sulle vendite al dettaglio, cresciute a luglio del 4,5% rispetto ad un anno fa quando le attese si aspettavano un 4,2%, mostrano consumi ancora robusti nel terzo trimestre.
Inoltre, bisogna tenere conto anche di ulteriori fattori che premono sui prezzi: inflazione dei servizi ancora elevata, indebolimento della valuta e spesa pubblica. Ad oggi sembrano maggiori i fattori che fanno propendere per la necessità di un rialzo dei tassi di interesse di quelli che fanno propendere per lasciare il livello del costo del denaro invariato.
Invariato rimane il giudizio sui mercati brasiliani: mantieni i bond in real; per le azioni controlla la nostra strategia.