L'inflazione annuale in Indonesia è scesa all'1,55% a novembre, dall’1,71% di ottobre. Si tratta di uno dei datti più bassi degli ultimi tre anni, seppur leggermente superiore alle attese (poste a +1,5%). Gran parte di questo rallentamento è stato dovuto ai prezzi dei generi alimentari. Infatti, escludendo i prezzi di quest’ultimi, oltre a quelli dell’energia, l’inflazione di fondo risulta in leggera accelerazione al 2,26% annuale, dal 2,21% di ottobre (le attese erano per un 2,2%).
I dati, compreso quello sull’inflazione di fondo, parlano di una situazione inflazionistica perfettamente sotto controllo e all’interno, con ampi margini di salvaguardia, all’intervallo obiettivo compreso tra l’,15% e il 3,5% della Banca centrale.
Con questi dati, lo spazio per una riduzione del tasso d’interesse nella prossima riunione esiste. C’è però un aspetto: la stabilità della rupia. L’obiettivo che si è poso la Bank of Indonesia nel breve periodo è quello di garantire la stabilità della rupia e questa è stata anche la motivazione che ha portato nell’ultima riunione a lasciare i tassi fermi.
La Fed, però, nella riunione di questo dicembre dovrebbe tagliare i tassi e questo significa che una riduzione in Indonesia potrebbe non pesare sulla rupia. C’è quindi ancora incertezza su quale potrà essere la prossima mossa della Bank of Indonesia.
Non c’è invece incertezza su come investire: le obbligazioni in rupie non sono consigliate, mentre per le azioni controlla i nostri portafogli.