Nel 2024 l’inflazione dell’Argentina ha rallentato al 117,8% dal 211,4% del 2023. Quando ci sono situazioni di iperinflazione, però, il dato mensile è più significativo e a dicembre il carovita ha fatto segnare +2,7%, in leggero aumento rispetto al minimo record di novembre (2,4%), dovuto a fattori stagionali legati alle festività e all’inizio delle vacanze estive. Tuttavia, è il terzo mese consecutivo in cui l’aumento dei prezzi si mantiene sotto il 3%.
In scia a questi risultati la Banca Centrale ha deciso di rallentare il tasso di svalutazione controllata del peso, dal 2% al mese (in vigore da dicembre 2023) si passerà all’1% mensile a partire da febbraio 2025.
I risultati ottenuti nel 2024 in chiave lotta all’inflazione sono dovuti alle riforme volute dal presidente Milei. Fino ad ora hanno avuto l’effetto sperato, ma la vittoria contro il carovita è ancora lontana. Il costo, in questo 2024 è stato quello di una contrazione dell’attività economica. Rimangono aperte dunque le sfide per mantenere la stabilità economica e promuovere la crescita.
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