A dicembre l’inflazione della Gran Bretagna ha rallentato e lo ha fatto più delle attese, rappresentando così un, seppur temporaneo, sollievo per le sorti del carovita britannico e per il lavoro della Bank of England.
L’inflazione ha fatto segnare +2,5% annuale rispetto al +2,6% di novembre, che era anche il dato atteso dal mercato. L’inflazione di fondo è stata invece pari al 3,2% annuale, in rallentamento dal +3,5% di novembre e sotto le attese di +3,4%. Il rallentamento dell’inflazione di fondo, insieme il calo dell'inflazione dei servizi al 4,4% (minimo dal 2022) alimenta speranze di un possibile taglio dei tassi d'interesse a febbraio 2025.
Il taglio dei tassi potrebbe arrivare nella prossima riunione di febbraio. In generale i mercati scontano due riduzioni da 0,25% in tutto il 2025, ma questi dati dipenderanno dall'andamento dell'inflazione e dalla situazione economica generale. La BOE, consapevole delle incertezze economiche globali e delle tensioni commerciali, potrebbe procedere con cautela nei tagli dei tassi.
Le azioni inglesi possono rientrare in portafoglio, mentre le obbligazioni in sterline non sono da acquistare.