Nel primo trimestre del 2025, l’economia dell’area euro ha dato segnali di vitalità sorprendendo le attese dei mercati: il Pil è infatti cresciuto dello 0,6%, superando nettamente la stima precedente, che indicava una crescita dello 0,3% - e che rappresentava anche le attese.
LE DETERMINANTI DELLA CRESCITA
- La spesa per consumi finali delle famiglie è aumentata dello 0,2%
- Gli investimenti fissi lordi sono aumentati dell'1,8%
- Le esportazioni sono aumentate dell'1,9% nell'area euro, mentre le importazioni sono aumentate dell'1,4%
LE PROSPETTIVE
Tuttavia, pur con un primo trimestre inaspettatamente positivo, le prospettive di crescita restano modeste. La Banca Centrale Europea prevede infatti per l’intero 2025 una crescita dello 0,9%, seguita da un +1,1% nel 2026 e un +1,3% nel 2027. Non sono cifre da boom economico, anzi: ci si attende una moderazione già nel secondo trimestre e un leggero rallentamento nel terzo.
La presidente Christine Lagarde ha sottolineato come un mercato del lavoro forte, redditi reali in aumento e costi di finanziamento in calo possano aiutare famiglie e imprese ad affrontare un clima economico ancora incerto. Eppure, nonostante questi segnali moderatamente positivi, il quadro generale rimane fragile. Senza riforme strutturali – quelle vere, spesso impopolari, che richiedono coraggio politico e visione di lungo termine – l’Europa rischia di rimanere un gigante economico dai piedi d’argilla, faticando a tenere il passo in un mondo sempre più competitivo.
COME INVESTIRE
Tenendo conto di questa situazione, soppesando rischi e opportunità, dal punto di vista degli investimenti consigliamo le obbligazioni in euro (controlla il peso da dedicare loro nei rispettivi portafogli). Per quanto riguarda le Borse, non sono in portafoglio, ma puoi dedicare loro uno spazio extra-portafoglio, non speculativo, attraverso un certificate di cui ti parliamo qui.