La Reserve bank of Australia (RBA) ha deciso di lasciare invariati i tassi d’interesse al 3,85%. Questa decisione è stata un po’ una sorpresa per il mercato, che si aspettava un taglio di 25 punti percentuali, data la situazione non rosea dell’economia australiana e un'inflazione che, nell’ultimo rilevamento di marzo, si è attestata al 2,4% (ricordiamo che la RBA ha come inflazione obiettivo il 2-3%).
La decisione di non tagliare i tassi proviene dal fatto che la Banca centrale australiana vuole attendere ulteriori dati, per poter confermare che l’inflazione sia effettivamente sulla buona strada per raggiungere, in modo duraturo, il 2,5%.
Tutto ciò avviene in un contesto economico internazionale tutt’altro che stabile, il che ha spinto il consiglio della RBA a mantenere un approccio prudente, vista la scarsa chiarezza delle prospettive globali. Tuttavia, quest’ultimo ritiene che la politica monetaria sia ben posizionata al fine di rispondere adeguatamente a eventuali shock internazionali (provenienti principalmente dalle decisioni sui dazi americani) che potrebbero avere ripercussioni sull’economia e sull’inflazione australiana.
Le decisioni future saranno guidate dai dati e dalla valutazione dei possibili rischi, nonché dall’evoluzione degli scenari economici nazionali e internazionali, con particolare attenzione alla domanda interna e al mercato del lavoro. La governatrice della RBA, Michele Bullock, ha già sottolineato che la decisione odierna sui tassi d’interesse rappresenta più un rinvio dei tagli piuttosto che non effettuarli del tutto. Infatti, in caso di buoni dati sull’inflazione, la Reserve bank of Australia si muoverà in questa direzione, aprendo un ciclo di politica monetaria espansiva. Questo potrebbe fornire un’ulteriore spinta all’economia del Paese e offrire un sostegno alle famiglie australiane.
Per riguarda gli investimenti, al momento le obbligazioni in dollari australiani non sono all’acquisto; per quanto riguarda la Borsa di Sidney devi controllare in quale portafoglio è inserita.