Turchia: bond sì oppure ancora no?

Turchia: il punto
Turchia: il punto
Su Borsa Italiana sono sbarcati nuovi bond in lire turche emessi da enti sovranazionali, mentre lo Stato turco ha di recente emesso un bond, in dollari, sui mercati internazionali – non è disponibile in Italia. La Turchia è un emittente attivo e la lira turca continua ad essere una valuta con cui si emettono bond, anche da parte di emittenti non turchi. Ma com’è la situazione turca? E come approcciarsi agli investimenti su questo Paese?
In Turchia la Banca centrale sta attuando da diversi mesi una politica monetaria più ortodossa, abbandonando la precedente gestione fortemente dipendente dalla volontà della politica. Come sempre abbiamo detto, una Banca centrale indipendente è un requisito fondamentale per la credibilità della politica monetaria e delle istituzioni monetarie di un Paese e conseguentemente è anche fondamentale per le obbligazioni e la valuta. Questi segnali di cambiamento nella conduzione della politica monetaria non devono però essere confusi con una situazione oramai risolta. I dati sulla Turchia parlano ancora chiaro, e le decisioni della Banca centrale sono sempre particolarmente attenzionate dai mercati diventando momenti cruciali per l'andamento dei bond e della valuta. La lira turca nell'ultimo mese ha ancora perso del terreno, sintomo che la credibilità nei confronti della Turchia non è ancora tornata pienamente, anzi i mercati vogliono prove maggiori prima di tornare a fidarsi completamente degli asset turchi.
È anche vero, però, che la Turchia ha fatto sicuramente dei passi in avanti e i mercati turchi sia in termini azionari sia obbligazionari possono iniziare ad avere anche delle valutazioni che meritano di essere tenute d'occhio. Attenzione. Non stiamo dicendo che sono già diventati interessanti e bisogna scommetterci, ma è chiaro che con un continuo calo della valuta gli asset in lire turche diventano sempre più a costo contenuto. Ovviamente, il valore in termini assoluti non è sufficiente, perché una quotazione particolarmente bassa della valuta turca deve essere sempre vista nell'ottica delle prospettive e degli indicatori di convenienza del mercato, oltre che sotto l’ottica del rischio. Come regola generale, un calo in termini di prezzo di un asset non è da solo condizione necessaria né sufficiente per poterlo dichiarare interessante o addirittura da acquistare.
Pur rimanendo vigili, al momento ti sconsigliamo bond in lire così come anche le azioni, rimanendo però in guardia e pronti a cambiare questo consiglio. Se però vuoi posizionarti sui bond della Turchia, il consiglio è quello di utilizzare l’Etf Invesco Emerging Mkts Usd Bond (14,432 euro; Isin IE00BF51K132) sui bond dei mercati emergenti in dollari Usa. Al suo interno la Turchia ha un peso del 7% e scegliendo questo prodotto non solo hai l'opportunità di posizionarti sulla Turchia, ma anche sui mercati emergenti, per i quali puoi sfruttare i maggiori tassi di crescita rispetto al resto del mondo e anche il futuro taglio dei tassi Usa.
Attendi, stiamo caricando il contenuto