Le opportunità settimanali tra le obbligazioni

Opportunità tra le obbligazioni
Opportunità tra le obbligazioni
In settimana uno dei temi più discussi nell’area euro ha riguardato la Francia, che si trova nuovamente in una fase politicamente ed economicamente delicata, con il debito pubblico al centro dell’attenzione (puoi approfondire qui). Le tensioni si sono riflesse direttamente sul mercato obbligazionario: i rendimenti dei titoli francesi a dieci anni hanno raggiunto livelli ormai molto vicini a quelli italiani, con uno spread tra BTo e OaT decennali ridotto a soli 10 punti base - nel momento in cui scriviamo, pari allo 0,1%. I titoli francesi restano comunque all’acquisto, non superando il peso del 5%. Come per tutti gli emittenti. In questo modo, è possibile cogliere opportunità di rendimento più elevato, mantenendo però sotto controllo il rischio complessivo. L’andamento dei BTP italiani, che hanno mostrato una fase più serena rispetto a quella francese, conferma infatti come la diversificazione tra più Paesi non solo permetta di ottenere rendimenti migliori alla scadenza, ma offra anche maggiore stabilità e possibilità di beneficiare di rialzi di prezzo nei momenti favorevoli di mercato.
Se Parigi piange, Londra non ride. I rendimenti britannici trentennali hanno toccato il 5,63%, un livello che non si vedeva da ventisette anni. Le implicazioni politiche non sono di poco conto: il governo si trova ora costretto a valutare un inasprimento della politica fiscale. Il lavoro da fare è quindi tanto e le tensioni non spariranno lentamente e fino ad allora non solo i rendimenti, ma anche la valuta ne soffrirà. Non investire in obbligazioni in sterline.
Negli Stati Uniti, dopo che Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha lasciato intendere un possibile taglio dei tassi già nella prossima riunione di settembre, i rendimenti hanno reagito. Soprattutto lo hanno fatto quelli dei titoli ad alto rendimento. I titoli con rating BB hanno toccato i livelli più bassi da undici mesi, attestandosi al 5,80%, mentre quelli con rating CCC sono al 10,58%. Questa dinamica è sostenuta da una combinazione di fattori: i buoni risultati societari, la debolezza del mercato del lavoro e le aspettative di un ciclo di riduzione dei tassi alimentano la domanda di obbligazioni ad alto rendimento. Date queste prospettive, le obbligazioni ad alto rendimento Usa rimangono all’acquisto – l’Etf da scegliere lo trovi nella tabella qui. Per quanto riguarda gli investimenti in dollari ci sono però anche novità per quanto riguarda la componente da dedicare ai titoli di stato (o sovranazionali): puoi acquistare infatti tre nuovi bond sbarcati sul mercato.
Sempre per quanto riguarda il dollaro, c'è anche un ulteriore soluzione per gestire il rischio cambio. Scopri di più qui.
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