Le opportunità della settimana con le obbligazioni
Opportunità tra le obbligazioni
Opportunità tra le obbligazioni
La settimana ha visto lo sbarco del nuovo BTp Valore su Borsa Italiana. L’Isin che identifica questa versione è: IT0005672024 e sarà quello per chi lo comprerà sul mercato e quindi identificherà di conseguenza chi non ha diritto, qualora lo tenesse fino a scadenza, ad avere il premio fedeltà che invece è riservato a chi ha comprato il BTp valore durante la fase di collocamento.
In settimana sui mercati valutari gli andamenti migliori sono stati messi a segno dal dollaro australiano (+1,1%) e dallo shekel israeliano (+1,5%). In entrambi i casi le obbligazioni denominate in queste due valute non sono all'acquisto. Buone performance non sono però mancate tra le valute presenti all'interno del nostro portafoglio. Lo yuan cinese ha infatti guadagnato lo 0,7% e il dollaro Usa lo 0,5%. Entrambe le valute, con le rispettive obbligazioni, sono confermate all'interno dei nostri portafogli. Per quanto riguarda il dollaro Usa, qui e qui puoi trovare una strategia, con annessi prodotti da usare e pesi da dedicare nei nostri portafogli, per gestire nel migliore dei modi il rischio valuta.
Se si guarda invece a chi ha subito le maggiori perdite, troviamo la sterlina inglese. La valuta britannica è sotto forte pressione in vista del bilancio del 26 novembre, che dovrebbe includere aumenti fiscali e tagli alla spesa. Le misure previste rischiano di accentuare la debolezza economica e di spingere la valuta verso nuovi minimi. Negli ultimi mesi, la sterlina ha toccato il livello più basso rispetto all’euro dal 2023, segnando la serie di perdite mensili più lunga da nove anni. Si aprono dunque spiragli per poter investire in questa divisa? La risposta è no. Sul mercato delle opzioni le posizioni restano fortemente negative, con capitali che si spostano sull’euro. Il governo inglese non esclude aumenti di imposte su reddito, assicurazione nazionale e IVA, decisioni che potrebbero infrangere promesse elettorali. Parallelamente, si prevede un taglio dei tassi da parte della Bank of England, segno di un’economia in rallentamento. Il calo dei rendimenti sui titoli di Stato inglesi alleggerisce il peso del debito pubblico, ma riduce ulteriormente l’attrattiva della moneta britannica. Per questo, non consigliamo la sterlina.
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