Azioni di risparmio

Cosa sono le azioni di risparmio?

Le azioni di risparmio sono una categoria di azioni che era piuttosto diffusa in passato, ma che ora si può dire in via di estinzione, se non completamente estinta. Erano caratterizzate da maggiori privilegi di natura patrimoniale rispetto alle azioni ordinarie, ma allo stesso tempo si tratta di una categoria di azione priva del diritto di voto. 

In pratica, quindi, era un'azione destinata a investitori "passivi" a cui non interessa la partecipazione in assemblea (è spesso il caso di piccoli azionisti), e che si vedono ricompensare questa rinuncia al voto con un dividendo più alto. 

Chi può emettere azioni di risparmio?

Possono emettere azioni di risparmio solo le società quotate in mercati regolamentati italiani.

Come acquistare le azioni di risparmio?

Esattamente come le azioni ordinarie, tramite la propria banca. Cambia, ovviamente, il codice Isin che le identifica.

Che benefici danno le azioni di risparmio?

Le azioni di risparmio, che a differenza delle altre possono essere al portatore, danno diritto a un dividendo minimo annuo stabilito nello statuto della società (per esempio può essere il 5% del valore nominale dell'azione). 

Se la società registra un utile, è "obbligata" a pagare il dividendo alle azioni di risparmio, mentre per le azioni ordinarie la società può decidere di non pagarlo. Se invece la società registra una perdita, il dividendo minimo (il 5% nel nostro esempio) non viene pagato quell'anno, ma non è del tutto perso: se nei due anni successivi la società registra un utile, dovrà pagare anche gli "arretrati".

Infine, il dividendo delle azioni di risparmio deve sempre essere superiore a quello delle azioni ordinarie, con una differenza minima stabilita dallo statuto. Se per esempio la differenza minima è del 2% e la società decide di pagare un dividendo del 4% alle azioni ordinarie, non potrà limitarsi a pagare il 5% agli azionisti di risparmio: dovrà offrire loro almeno il 6%, per rispettare la differenza minima.

Perché, nonostante i dividendi, le azioni di risparmio spesso sono arretrate in Borsa?

Perché non avendo il diritto di voto, non hanno un valore "strategico" per i grandi azionisti, per esempio in caso di scalata. Per questo in genere il loro prezzo in Borsa era inferiore alle azioni ordinarie, anche se non è una regola fissa perché il gap tra una categoria e l'altra oscilla nel tempo in base a diversi fattori: i "rumours" su operazioni straordinarie, le prospettive sui dividendi. 

Inoltre, capitava spesso, anche prima che diventassero rare se non scomparse, che le azioni di risparmio fossero meno liquide, cioè caratterizzate da meno scambi: e anche questo influisce sul prezzo dell'azione.

Che differenza c'è tra le azioni di risparmio e le azioni privilegiate?

Entrambe prevedono dei particolari privilegi di natura patrimoniale, cioè dei dividendi maggiorati, ma la differenza è nei diritti di voto: gli azionisti di risparmio non possono votare né nelle assemblee ordinarie né in quelle straordinarie, mentre i titolari di azioni privilegiate non possono votare nelle assemblee ordinarie, ma hanno diritto di voto nelle assemblee straordinarie.

Perché le azioni di risparmio sono praticamente scomparse?

Perché, per il meccanismo dei dividendi che ti abbiamo descritto, sono piuttosto costose per una società. Nel tempo sono state quindi, via via, abbandonate, specialmente da quando sono stati introdotti altri meccanismi che permettono agli azionisti "di peso" di avere la maggioranza dei voti pur con un numero ridotto di azioni (per esempio con le azioni a voto maggiorato o le azioni a voto plurimo, che una volta erano vietate nel nostro ordinamento e che ora invece sono consentite, seppur ancora rare).