Writer

Che cos’è un writer?

Nel linguaggio finanziario, il termine writer indica il soggetto che emette o “scrive” un’opzione, cioè il contratto derivato che dà al compratore il diritto, ma non l’obbligo, di acquistare (call) o vendere (put) un determinato strumento finanziario a un prezzo prefissato entro o a una certa data.

Il writer rappresenta quindi la controparte del compratore dell’opzione: se il compratore esercita il suo diritto, è il writer a doverlo soddisfare secondo le condizioni previste dal contratto.

Questo ruolo non dipende dalla natura dell’intermediario: i writer possono essere istituzioni finanziarie, investitori professionali o, in alcuni casi, investitori privati che operano attraverso piattaforme che consentono la vendita di opzioni. Tuttavia, per ragioni di complessità e rischio, il ruolo del writer è più spesso ricoperto da operatori esperti.

A cosa serve?

Il writer svolge una funzione importante nei mercati finanziari, perché contribuisce alla formazione e alla disponibilità delle opzioni. In particolare, le opzioni, e quindi l’attività dei writer, possono essere utilizzate per:

- Copertura (hedging): consentono agli investitori di proteggersi da movimenti avversi dei prezzi;

- Gestione del rischio: grazie alle opzioni, gli investitori possono definire strategie che modulano l’esposizione ai mercati, limitando alcuni rischi e accettandone altri;

- Costruzione di strategie complesse: gli operatori specializzati combinano più opzioni per ottenere profili di rischio-rendimento specifici, utilizzabili in diverse condizioni di mercato;

- Formazione dei prezzi: il writer contribuisce alla liquidità del mercato delle opzioni, permettendo un pricing più efficiente grazie all’incontro tra domanda e offerta di ogni tipo di contratto.

Il writer viene remunerato attraverso il premio, ossia la somma incassata al momento della vendita dell’opzione. Tale premio compensa il rischio assunto, che può variare significativamente a seconda delle caratteristiche dell’opzione e dell’andamento dei mercati.

Come opera?

Il writer assume obblighi differenti a seconda che l’opzione sia una call o una put. In ogni caso, il writer incassa sempre il premio al momento della vendita dell’opzione, indipendentemente da come si muoverà il prezzo.

Writer di una call

Quando un writer vende una call, si impegna a vendere l’attività sottostante al prezzo stabilito (strike price) se il compratore esercita l’opzione:

- se il prezzo di mercato resta sotto lo strike, la call non viene esercitata e il writer trattiene il premio;

- se il prezzo sale sopra lo strike, il writer può essere tenuto a vendere il sottostante a un prezzo inferiore rispetto al mercato, sostenendo quindi una perdita potenziale.

Writer di una put

Il writer di put si impegna invece ad acquistare il sottostante allo strike price, se l’acquirente decide di esercitare:

- se il prezzo di mercato resta sopra lo strike, la put in genere non viene esercitata e il writer conserva il premio;

- se il prezzo scende sotto lo strike, il writer potrebbe dover acquistare il sottostante a un prezzo più alto rispetto a quello del mercato.

Gestione del rischio del writer

Per chi svolge il ruolo di writer, il rischio può essere anche molto alto. Questo accade perché, a seconda di come si muove il mercato, potrebbe dover comprare o vendere il titolo sottostante a un prezzo poco conveniente. In alcuni casi le perdite possono essere molto elevate, soprattutto quando l’opzione viene venduta senza avere già il titolo in portafoglio. In questo caso si parla di opzioni “naked”.

Per limitare questi rischi, i writer più esperti usano delle tecniche di protezione chiamate strategie di copertura. Significa che aprono altre operazioni, spesso sullo stesso titolo o su strumenti simili, per bilanciare gli effetti negativi di eventuali movimenti di mercato. In pratica cercano di evitare che un cambiamento improvviso dei prezzi li esponga a perdite troppo grandi.

I writer professionali, come le grandi banche o gli intermediari che fanno market making (offrono in modo continuativo prezzi di acquisto e di vendita per favorire la liquidità), controllano e modificano continuamente le loro posizioni. Lo fanno proprio per mantenere il rischio sotto controllo mentre offrono opzioni al mercato per ogni tipo di esigenza degli investitori.

Gli investitori privati che vogliono vendere opzioni devono invece fornire garanzie elevate, chiamate margini. Questi servono a tutelare le controparti e il buon funzionamento del mercato.