Conti “esteri” da aprire online

Conto corrente online
Conto corrente online
Con il ritorno dell’Italia sul sentiero della crescita dopo la pandemia, la situazione sembra più tranquilla. Nel 2° trimestre il Pil ha registrato un +1,1% su quello precedente, oltre il dato europeo (+0,8%) e l’alta inflazione (+8,4% in agosto) se non aiuta a fare la spesa tende, però, ad avvantaggiare i debitori, come lo Stato, perché erode il potere d’acquisto dei loro debiti. Se pure l’inverno porterà problemi sul fronte energetico, la situazione sembra sotto controllo. Ma siamo sotto elezioni, e qualcuno potrebbe voler mettere un piedino fuori confine in tempi tranquilli perché non si sa mai, anche solo aprire un conto estero per depositarci pochi spiccioli. Si può? Come si fa?
SI PUÒ APRIRE UN CONTO ALL’ESTERO? SI PUÒ fare ONLINE?
Sì si può aprire un conto all’estero: ormai dovrebbe essere chiaro, non ci sono più i limiti di 30 o 40 anni fa. Ovviamente si deve fare tutto alla luce del sole. In altri termini se hai all’estero una giacenza media annua oltre i 5.000 euro la devi dichiarare nel quadro RW della tua dichiarazione, e ci devi pagare pure il bollo sui conti esteri, vedi qui a fianco per altri particolari. Tieni conto che in genere i conti esteri si nutrono con bonifici dall’Italia, per cui comunque i movimenti che fai risultano tracciati in automatico. Diverso è se passi la frontiera con una valigetta piena di soldi sotto braccio, lì sarai tu a dover compilare una dichiarazione in dogana. Comunque in genere le banche estere non aprono i conti a chi arriva con la valigetta sotto braccio, perché temono problemi di riciclaggio. Insomma, questa ipotesi la scartiamo in partenza. Si può fare online? A meno che non vivi in città di confine, come Como, Trieste, Vipiteno o Ventimiglia, è improbabile che ti venga voglia di aprire un conto di persona. In tal caso dovrai ricorrere a soluzioni online. Ti diciamo subito che è possibile usarle, ma che non sono molte, soprattutto se intendi aprire un conto presso una banca e non presso un istituto di moneta elettronica.
Gli istituti di moneta elettronica si occupano di gestire i pagamenti, non sono vere e proprie banche, anche se talora ci puoi aprire un conto.
Trovi ciò che devi fare se hai un conto estero qui: www.altroconsumo.it/investi/fiscale-e-legale/investimenti-e-fisco/dossier/obblighi%20fiscali/obblighi-fiscali-con-piattaforme-estere.
Riassumiamo gli elementi principali.
Quadro RW: ci dichiari quanto hai sul conto estero. Se durante l’anno la media è stata superiore a 5.000 euro e/o, anche per un solo giorno, hai avuto più di 15.000 euro sul conto, sei tenuto a compilare il quadro RW. Dovrai pagare l’Ivafe (è il bollo) pari a 34,2 euro l’anno sul conto corrente estero solo se la giacenza media supera i 5.000.
Quadro RM: alla sezione V devi indicare le tasse da pagare sugli interessi pagati per la giacenza sul conto e non investiti in strumenti finanziari. L’aliquota è del 26%.
Banche estere, una breve rassegna
N26. La prima di tutte è N26 (https://n26.com/it-it): è una banca tedesca ed è stato uno dei pionieri delle aperture transfrontaliere di conti solo online. Ha anche un conto corrente zero spese tutelato dal fondo di garanzia tedesco e ha ormai da qualche tempo un Iban italiano, ciò significa che non è più un conto estero, cosa che semplifica molto le cose in termini di dichiarazioni da fare, ma che non è esattamente ciò che si vuole quando si apre un conto estero. In più c’è un problema: al momento non si può aprire! Si hai capito bene, c’è una lista d’attesa, perché la Banca d’Italia ha imposto uno stop alle nuove sottoscrizioni (www.altroconsumo.it/investi/fiscale-e-legale/avvisi-ai-risparmiatori/ultime-notizie/2022/03/blocco-n26).
BBVA. Altra banca straniera online in Italia è BBVA (www.bbva.it). La Banca è spagnola, ma opera direttamente dall’Italia, per cui l’Iban è italiano e non è un conto estero, ma aderisce al sistema di garanzia spagnolo, quindi non è soggetta al rischio Italia, ma al rischio Spagna. Non ha costi di gestione (ma se prelevi meno di 100 euro al Bancomat paghi 2 euro).
Bunq. Terza banca straniera con cui puoi aprire un conto è l’olandese Bunq (https://it.bunq.com/) che aderisce al sistema di garanzia olandese (vale per i conti correnti, non per i conti di moneta elettronica, che sono il passaggio iniziale per entrare nel mondo Bunq). A seconda del pacchetto che scegli puoi avere sia un Iban italiano (in tal caso Bunq pagherà per te le tasse sugli interessi), sia un Iban non italiano. I costi sono diversi, si parte da versioni più semplici a costo zero e via via si sale di prezzo fino a 17,99 euro al mese man mano che si cercano servizi più raffinati.
Yuh. Quarto soggetto che prendiamo in considerazione è la svizzera Yuh (www.yuh.com/it), frutto di un accordo tra Swissquote e PostFinance. I servizi finanziari sono forniti dalla banca svizzera Swissquote. Offre un Iban svizzero e aderisce al sistema di garanzia svizzero. Sul fronte dei costi non ci sono costi di tenuta conto, ma applica costi abbastanza cari sui prelievi bancomat in Italia (4,9 franchi svizzeri). Offre la possibilità di fare un po’ di trading. Attenzione, la banca ti premia con due Sqwissqoin (al momento valgono 0,0116 franchi l’uno), una criptovaluta di sua emanazione, per ogni operazione che fai e, in teoria, le criptovalute andrebbero poi dichiarate.
Degiro. Si tratta di un operatore nato per il trading, Degiro (www.degiro.it) non ha intenzione di fornirti servizi di conto corrente; tuttavia, per farti fare trading, ti fa aprire comunque un conto per depositare i tuoi soldi presso la banca tedesca flatexDEGIRO che finisce sotto il sistema di garanzia tedesco.
Revolut. Un tempo era solo una società finanziaria, ma oggi Revolut (www.revolut.com/it-IT/) è diventata una banca vera e propria (per saperne di più vedi www.altroconsumo.it/investi/risparmiare/conti-correnti/analisi/2022/01/revolut-conto-lituania). I conti offerti sono conti lituani e protetti quindi dal sistema di garanzia lituano, anche se c’è da dire che il trasferimento dei soldi non è diretto dal tuo conto corrente, ma passa attraverso il conto di moneta elettronica Revolut Payments, per cui ci vuole almeno un giorno di valuta rima che finiscano sotto il sistema di garanzia lituano. Il canone mensile va da zero per la versione più spartana con servizi inclusi ridotti all’osso a 13,99 euro al mese per quella più evoluta.
Vivid Money. Anche qui il nome del servizio non corrisponde a quello della banca. Vivid Money (https://vivid.money/it-it/) fa da promotore finanziario alla la banca tedesca Solaris (Iban tedesco) o agisce per conto della succursale italiana di Solaris (in tal caso l’Iban sarebbe italiano). Ci sono due versioni, una standard a zero euro, e una premium a 9,9 euro al mese. È previsto un canone di 0,9 euro al mese per i conti inattivi. La banca Solaris è sotto il sistema di garanzia tedesco.
QUALE SCEGLIERE?
Per i motivi fiscali che ti abbiamo descritto sopra preferiamo consigliarti di aprire il tuo conto in Italia.È meno complicato da gestire e ce ne sono di convenienti in termini di costi. Trovi i migliori su www.altroconsumo.it/investi/risparmiare/conti-correnti e se, invece, ciò che cerchi sono conti che ti diano interessi, li trovi su www.altroconsumo.it/investi/risparmiare/conti-deposito. Scegli un conto estero solo se desideri mettere un piede fuori dall’Italia. In tal caso immaginiamo che tu lo faccia perché cerchi un luogo al riparo da eventuali turbolenze che colpiscano il bel Paese. Attenzione, però, andare all’estero non vuol dire che vai necessariamente a scegliere una banca più solida di quelle a cui hai accesso in Italia (le più solide te le diciamo noi qui: www.altroconsumo.it/soldi/conti-correnti/calcola-risparmia/classifica/banche).
Fatte queste premesse andiamo per gradi. Se cerchi solo di affidarti a banche che sfruttano i sistemi di garanzia dei Paesi più solidi con rating elevato, ma ti va bene un conto con Iban italiano puoi scegliere qui a fianco chi si affida ai sistemi di garanzia tedesco e olandese. Se oltre a questo vuoi recidere in maniera più netta il tuo legame con l’Italia optando per un conto estero in tutto e per tutto puoi scegliere tra Germania, Olanda e Svizzera. Se vuoi anche un conto che sia fuori dall’Unione Europea, non ti resta che scegliere la svizzera Yuh!
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