Titoli di Stato e libretti postali fuori dall’Isee

investimenti e tasse
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Era nell’aria ormai da un anno, ne abbiamo parlato su Investi 1530, ora mancano solo i pareri delle commissioni parlamentari allo schema di Dpcm (Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri) che modifica le regole di calcolo dell’Isee: con il nuovo comma 4-bis dell’articolo 5 prende vita la novità introdotta dalla legge di Bilancio per il 2024 finora inapplicata che potrà entrare in vigore già dal 2025.
Questa norma prevede che siano esclusi dal calcolo dell’Isee (l’acronimo sta per indicatore della situazione economica equivalente), fino a un valore massimo di 50.000 euro, gli investimenti fatti dalle famiglie in titoli di Stato (quindi BTp, BoT, CcT, CTz), in buoni fruttiferi postali e in libretti di risparmio postale. I prodotti finanziari oggetto di applicazione della norma sono quelli posseduti in modo diretto dai piccoli risparmiatori, il cui ammontare è garantito dallo Stato. Questa regola non si applica perciò agli investitori istituzionali, né ai prodotti, come fondi d’investimento o fondi pensione, che possono avere nel patrimonio sia titoli di Stato, sia buoni postali, ma senza che questi prodotti di impiego del risparmio siano posseduti direttamente da un risparmiatore privato. Tra l’altro, dallo scorso ottobre, l’agenzia delle entrate ha comunicato l’obbligo agli operatori finanziari come banche, sim e società di gestione del risparmio di comunicare non più solo la giacenza media del patrimonio mobiliare in capo ai singoli clienti, bensì anche l’ammontare di quanto investito in titoli di Stato. Come già detto in passato questa nuova norma è di fatto un incentivo a investire in titoli di Stato e parenti: va contro il principio di diversificazione, favorendo dei prodotti che possono rendere meno di altri a seconda dell’orizzonte temporale del risparmiatore. Tanto più che questi prodotti godono già di un incentivo fiscale, visto che la tassazione dei proventi è ridotta all’aliquota del 12,5%, rispetto al 26% di altri prodotti come azioni, conti deposito, fondi d’investimento…. Monitoriamo la situazione, continuate a seguirci, sul sito e sulla rivista per restare aggiornati in merito.Attendi, stiamo caricando il contenuto