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Analisi carne di pollo. Ovunque geni di resistenza agli antibiotici
08 mar 2019Nella totalità dei campioni di carne di petto di pollo analizzati sono stati rilevati uno o più geni portatori di resistenza alle tetracicline e ai beta-lattamici. In due casi, tra i prodotti che in etichetta dichiarano allevato senza uso di antibiotici la presenza di geni antibiotico-resistenti è risultata analoga ai campioni convenzionali.
Altroconsumo ha condotto presso un laboratorio accreditato e specializzato il test in 42 campioni di carne petto di pollo prelevati dai punti vendita di Roma e Milano per verificare la presenza di geni di resistenza agli antimicrobici.
L’indagine, in collaborazione con Presa Diretta, il programma di RAI3 condotto da Riccardo Iacona, sarà presentata domani sabato 9 marzo in prima serata all’interno dell’inchiesta Malati di farmaci su abusi e usi eccessivi in fatto di cure.
L’antibiotico-resistenza è la capacità sviluppata dai microrganismi di sopravvivere e moltiplicarsi, nonostante la somministrazione dell’antibiotico. Se i batteri sono patogeni, cioè pericolosi per l’uomo, avendo sviluppato nel tempo un meccanismo di resistenza, rendono la cura con antibiotici inefficace quando si assumono i farmaci. Se le fasi di macellazione, eviscerazione e sezionamento non sono eseguite con cura è facile che i microrganismi che normalmente vivono negli intestini degli animali si ritrovino poi sulla carne in vendita. Con le analisi Altroconsumo e Presa Diretta hanno fatto emergere la presenza di batteri portatori di geni potenzialmente resistenti agli antibiotici.
Inviati al laboratorio 42 campioni di petto di pollo: 21 acquistati a Milano, 21 a Roma, tra sfusi (di macelleria), confezionati, prodotti bio e convenzionali, 41 prodotti sono 100% italiani (uno indica la Bulgaria come Paese di nascita e macellazione). In cinque le etichette rispetto ai requisiti minimi di legge riportavano la dicitura allevato a terra, altri cinque allevato senza uso di antibiotici.
Il tipo di analisi applicata è la tecnica della Polimerase Chain Reaction (PCR) che permette di amplificare/copiare, dove presente anche in piccole quantità, un filamento di DNA batterico di interesse – nel caso del test una porzione che conferisce resistenza a un determinato antibiotico - e di rilevarlo.
In dettaglio, cercata la presenza di 14 geni portatori di resistenza alle tetracicline; 4 ai beta-lattamici e 2 alla colistina (antibiotico salvavita).
Per combattere il fenomeno dell’antibiotico-resistenza occorre l’impegno di tutti: medici, mondo farmaceutico, industria alimentare e istituzioni, perché ciascuno faccia la sua parte nello scrivere regole, seguirle e farle rispettare. Altroconsumo lancia il Manifesto, una lista di impegni, che ciascun cittadino può iniziare a seguire per contribuire a una maggiore consapevolezza del problema su www.altroconsumo.it/impegno-antibiotici.
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