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Come investire a 50 anni?
9 mesi fa - venerdì 12 agosto 2022Come deve impiegare i suoi soldi un cinquantenne? In maniera non dissimile da come li deve impiegare un trentenne o un quarantenne, tuttavia alcune misure assicurative potrebbero risultare non più necessarie. Inoltre bisogna stare attenti che è probabilmente l’ultimo momento della vita in cui è possibile portare a casa grossi guadagni.
Dopo avervi detto come investire a 30 anni e come investire a 40 anni, questa settimana vi parliamo di come investire quando si hanno tra i 45 e i 60 anni. Siamo in una fase della vita in cui si pensa a consolidare il tenore di vita della famiglia e a risparmiare per poter superare eventuali imprevisti, dovuti per esempio a problemi di lavoro o salute. Prima non c’era stata la possibilità di farlo, dopo le possibilità di attuare una simile strategia saranno fortemente ridotte, dato che si va verso la cosiddetta fase di decumulo. Questa probabilmente è l’ultima fase della vita in cui si può ancora far crescere il proprio patrimonio sfruttando il reddito da lavoro. Successivamente, la ricchezza deriverà più dai guadagni che si sarà capaci di trarre dagli investimenti.
Aspettative di vita ancora lunghe
In media a 50 anni ci si aspetta, infatti, ancora una vita molto lunga. L’Italia è uno dei paesi più longevi d’Europa e uno di quelli con il maggior numero di ultracentenari. Un maschio italiano a cinquant’anni ha di fronte ancora un’aspettativa di vita di 32 anni e una donna di ben 36. Un periodo ancora sufficiente per avere modo di provvedere al proprio futuro. Pertanto si può dire che gli investimenti adatti sono tutte forme di risparmio di lungo periodo: a 50 anni si investe comunque una quantità di denaro preponderante in azioni, perché si presume che buona parte del denaro servirà dopo una ventina d’anni. Si può scegliere a questo punto di investire anche direttamente in azioni e in obbligazioni, senza necessariamente passare per il risparmio gestito, perché oramai non ci sono più limiti legati agli importi minimi. I soldi a disposizione dovrebbero essere sufficienti per qualsiasi scelta.
Gestire gli immobili
Una cosa interessante da fare è gestire al meglio gli immobili in proprio possesso. Normalmente quando si è una giovane coppia basta un piccolo appartamento, poi man mano che la famiglia si allarga può essere necessario un appartamento più grande. Dopodiché, i figli si sposano e ci si ritrova con più stanze del necessario, economicamente inutilizzate. Chi vive in affitto a questo punto può valutare di passare in una casa più piccola e meno costosa, ma il ragionamento vale bene anche per chi ha una casa di proprietà, anche se in questo caso non c’è un guadagno altrettanto evidente come nel caso dell'affitto. Eppure anche a fronte di costi nascosti è possibile fare economie, per esempio sulle spese di manutenzione e riscaldamento. In secondo luogo dalla differenza di prezzo pattuita tra una casa più grande e una più piccola può venire una rilevante liquidità che a sua volta può essere reinvestita in un altro immobile più piccolo, in un box auto, o in titoli (più liquidi). Si può ovviamente anche scegliere di non monetizzare la parte di casa che non usate e tenerla da parte. Ma in questa sede preme sottolineare la presenza di un valore economico inespresso che potrebbe esserci nascosto tra le mura di casa. Ne riparleremo la prossima settimana quando vedremo il caso di chi ha passato gli ottant’anni.
Le assicurazioni iniziano a diventare care
Le soluzioni assicurative che sembravano così interessanti a trent’anni a questa età iniziano a farsi più care. Quindi prima di fare una polizza occorre vedere quali sono i costi se ce n’è effettivamente bisogno.