Tuttavia, fin dalla scorsa settimana abbiamo sottoposto alle forze politiche (e quindi al governo che verrà) alcune richieste volte a migliorare la vita dei consumatori. Si va dalla riduzione delle bollette energetiche, all’azzeramento dell’Iva sulla benzina, da trasporti locali sostenibili, a sostegni per le famiglie meno abbienti, dalla lotta agli sprechi, alla tutela della salute, senza poi dimenticare gli investimenti nella digitalizzazione. Trovate l’elenco completo qui: www.altroconsumo.it/vita-privata-famiglia/servizi-e-contratti/news/proposte-elezioni-politiche. E sul fronte del risparmio? Anche qui non ci mancano le idee. Vogliamo, innanzitutto, una fiscalità degli investimenti più semplice e equa, cioè che si abbattano le barriere fiscali che, in sede di tassazione, impediscono spesso di mettere sullo stesso piano guadagni e perdite. Ciò non solo penalizza alcuni prodotti d’investimento a scapito di altri, ma porta pure al paradosso che si possono pagare tasse sui guadagni, pur avendo un portafoglio che, nel complesso, è in rosso. Occorre poi estendere a ogni forma di risparmio il principio che si è tassati solo al momento in cui si portano a casa i soldi, non anche prima, come accade ancora in alcuni casi. Inoltre bisogna far sì che, nel caso di fallimento di una società, sia possibile disfarsi al più presto delle sue azioni, che oggi, invece, restano nel deposito titoli per molti anni generando spesso dei costi. Chiediamo agevolazioni fiscali per gli strumenti finanziari sostenibili e che si spinga di più sulla previdenza complementare: vogliamo che divenga possibile il fai da te previdenziale con la creazione di conti titoli pensionistici che abbiano le stesse regole (e vantaggi) dei fondi pensione e poi desideriamo che sia incentivata la libertà di scelta e siano abbattute le barriere che impediscono ai lavoratori di scegliere fondi pensione chiusi riservati a categorie contrattuali diverse dalla propria. Per ultimo, ma non da meno, chiediamo di abbattere le rigidità in fase di adesione, trasferimento e uscita dalle forme pensionistiche per rendere questi strumenti più flessibili e, quindi, anche più appetibili.
Alessandro Sessa
Direttore Responsabile Altroconsumo Investi