I certificati di investimento, a meno che non siano i cosiddetti open end, tipico dei tracker certificate - ma riscontrabile anche in altre tipologie, hanno una determinata scadenza. Non è detto però che nella pratica il certificate, una volta emesso, rimanga sul mercato fino alla data di scadenza.
Infatti, c’è la possibilità che vengano rimborsati prima della data scadenza. Questo accade se i certificate sono autocallable oppure softcallable. All'interno del termine auto e soft callable c'è il termine callable, che in inglese sta a significare che esiste un'opzione call, cioè la possibilità che l'emittente richiami il prodotto prima della scadenza prefissata all'atto dell'emissione. È un'opzione molto diffusa sui marcati, che esiste anche nelle obbligazioni, per esempio.
Il rimborso anticipato può avvenire a delle date precise che sono già comunicate dall'emittente e conosciute dall'investitore al momento in cui viene emesso il certificate e hanno un nome preciso: sono le cosiddette date di valutazione. In ciascuna di questa data di valutazione si andrà a controllare se si è verificata la condizione per far scattare il rimborso. La condizione di norma è quella per cui il sottostante sia pari o uguale ad un determinato livello, anche in questo caso già deciso e comunicato e quindi conosciuto all'atto dell'emissione.
C’è però una differenza tra softcallable e autocallable. Se il certificate è softcallable, l'emittente ha il diritto di rimborsare in anticipo il certificate, ma non è obbligato a farlo se, alle date prefissate, si verifica la condizione per il rimborso anticipato. Dunque, se si verifica la condizione per il rimborso anticipato, l'emittente può anche decidere di non rimborsare in anticipo il certificate e di lasciarlo sul mercato. Se invece è un autocallable, significa che il rimborso scatta automaticamente qualora la condizione alla data prestabilita risulta soddisfatta.