Giorni di gloria per BitCoin?
Presto gli azionisti di Microsoft saranno chiamati a decidere se includere i BitCoin nelle riserve.
Presto gli azionisti di Microsoft saranno chiamati a decidere se includere i BitCoin nelle riserve.
Il BitCoin (72.331 dollari Usa al 30/10) è di nuovo su livelli altissimi. Se si pensa che a inizio ottobre viaggiava sui 60.000 dollari è un +20% in un mese. Tra le belle notizie per la criptovaluta c’è anche quella che a inizio dicembre gli azionisti di Microsoft (432,53 dollari Usa al 30/11; Isin US5949181045; vedi qui per il consiglio) dovranno decidere se dare via libera alla possibilità di mettere BitCoin nelle riserve della società.
Benché la proposta sia all’ordine del giorno, c’è da dire che non è stata avvallata dal consiglio di amministrazione che, anzi, non sembra favorevole. Da un lato i guadagni messi su dal BitCoin negli ultimi anni hanno messo in dubbio la correttezza delle posizioni di chi si è in passato mostrato scettico sul BitCoin (Bill Gates, creatore di Microsoft, insieme a Warren Buffet, guru della finanza è uno di questi), e attirano l’attenzione dei piccoli investitori preoccupati di restare tagliati fuori dal gioco. Da un altro lato le riserve di una società sono qualcosa di “serio” che è inteso dare solidità al patrimonio di una società, e giocarsela con un bene che può mettere su il 20% in un mese, ma anche perderlo, è qualcosa che non può che suscitare perplessità.
Ciò detto non è di Microsoft che vogliamo parlare (anche se passasse l’idea non sarebbe obbligata poi a comprare BitCoin), ma del fatto che se BitCoin iniziasse a diventare parte delle riserve delle società, ci potrebbe essere un nuovo incremento di valore della criptovaluta. La creazione di prodotti finanziari degli scorsi mesi ha portato a un boom della domanda di BitCoin (come collaterale), quella da parte delle società potrebbe avere un nuovo effetto simile. Il fenomeno è ancora da vedere.
Al momento sembra limitato (il sito www.coingecko.com tiene una lista delle società con BitCoin in pancia e l’unica quotata con quote veramente importanti è Microstrategy; www.microstrategy.com/bitcoin/documents/treasury-reserve-policy), ma è chiaro che al momento il successo di BitCoin si sta autoalimentando.
Al solito il buon padre di famiglia non dovrebbe investire in criptovalute. Chi proprio volesse puntare sul fatto che il BitCoin un domani entri nelle riserve di diverse società (ma stiamo praticamente giocando alla roulette, per cui ci pare troppo rischioso) lo faccia almeno con strumenti quotati (ce ne sono a Francoforte, Zurigo, Parigi e Amsterdam).
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