Cripto e criminalità: l'ondata di rapimenti in Francia che spaventa gli investitori

Una serie di sequestri legati alle criptovalute mette in allerta la comunità cripto francese.
Una serie di sequestri legati alle criptovalute mette in allerta la comunità cripto francese.
Negli ultimi mesi, la Francia ha registrato un aumento di rapimenti e tentativi di estorsione ai danni di possessori di criptovalute. Questi crimini prendono di mira individui percepiti come detentori di asset digitali, sfruttando la natura pseudo-anonima delle transazioni e la difficoltà di tracciarle. Le autorità francesi hanno avviato indagini su numerosi casi confermati, con diversi arresti effettuati nel 2025. La comunità cripto è in allerta. Il fenomeno solleva interrogativi cruciali sulla sicurezza personale e digitale, anche per investitori non professionisti.
Casi noti e modalità operative
Uno dei casi più noti è il tentato rapimento della figlia e del nipote del CEO di Paymium, Pierre Noizat, avvenuto a Parigi il 13 maggio 2025. Gli aggressori armati hanno cercato di sequestrarli per estorcere un riscatto in criptovalute. L'intervento di passanti ha evitato il peggio, ma la famiglia è rimasta comunque sotto forte minaccia e sorveglianza. Altri episodi sono stati segnalati in diverse regioni, tra cui Marsiglia e l’Île-de-France, con vittime costrette a trasferire ingenti somme in Bitcoin o Ethereum sotto minaccia.
Le indagini indicano che le reti criminali sono ben organizzate e potrebbero avere collegamenti internazionali, in particolare nei Balcani. Alcuni casi hanno incluso mutilazioni e violenze fisiche per forzare le vittime o i familiari a cedere gli asset digitali.
Perché la Francia? Un epicentro emergente del crimine cripto
La Francia ha visto negli ultimi due anni una crescita esponenziale nell'adozione delle criptovalute. Secondo un sondaggio pubblicato dall’Autorité des marchés financiers (AMF) nel 2024, circa il 12% dei cittadini francesi deteneva o aveva detenuto criptovalute, con un picco tra i 25 e i 40 anni.
Questa espansione si accompagna però a una cultura digitale non sempre matura in termini di sicurezza. Molti utenti condividono pubblicamente i propri successi su social media, forum come Reddit o canali Discord, esponendosi così ai radar dei criminali.
Le forze dell’ordine sottolineano anche che l’opacità delle transazioni cripto rispetto a quelle bancarie tradizionali complica l’intervento tempestivo. Inoltre, la diffusione di wallet self-custodial — non custoditi da exchange — ha reso gli utenti più vulnerabili a minacce fisiche, poiché in caso di estorsione possono essere costretti a gestire manualmente le transazioni.
La risposta delle autorità francesi
Nel 2025, il ministro dell’Interno ha annunciato un impegno straordinario contro i crimini legati agli asset digitali, con l'obiettivo di rafforzare le unità investigative esistenti. Sebbene non vi sia conferma ufficiale della creazione di un’unità speciale dedicata esclusivamente ai crimini crypto, le autorità hanno intensificato le operazioni contro bande criminali attive nella regione parigina e oltre. Le autorità stanno, infatti, anche lavorando per migliorare la collaborazione internazionale, dato il possibile coinvolgimento di reti criminali con base nei Balcani.
È stata inoltre avviata una campagna di sensibilizzazione rivolta al pubblico cripto, con focus su “buone pratiche” come l’adozione di wallet multi-firma, l’utilizzo di pseudonimi, la segmentazione degli asset e il rafforzamento dell’identità digitale.
Lezioni per i piccoli investitori: come proteggersi
Anche chi possiede solo poche migliaia di euro in criptovalute deve essere consapevole che il rischio non è solo digitale, ma anche fisico. Alcune linee guida utili includono:
Un fenomeno globale? Il confronto con altri Paesi
La Francia non è sola. Nel 2022, il Regno Unito ha registrato casi di “crypto-muggings” a Londra, dove vittime sono state costrette a cedere criptoasset sotto minaccia armata. Negli Stati Uniti, l’FBI ha attivato una divisione specializzata nella lotta ai crimini legati alla blockchain.
Tuttavia, la specificità francese risiede nella frequenza e nel livello di organizzazione di questi episodi. Non si tratta più di casi isolati, ma di un modus operandi diffuso e sistemico, tanto da giustificare un allarme pubblico.
Morale della favola…
Investire in criptovalute oggi non significa solo gestire wallet e chiavi private, ma anche proteggere la propria sicurezza personale. In un mondo dove i criminali leggono la blockchain con occhi esperti, la discrezione e l’anonimato diventano strumenti essenziali tanto quanto la tecnologia.
La Francia ci lancia un avvertimento: possedere crypto può renderci visibili a chi è disposto a tutto.
Attendi, stiamo caricando il contenuto