Bitcoin ed Ethereum scivolano: la miccia tecnica accende i timori della Fed

Vendite e liquidazioni innescano il crollo, ma la fragilità deriva dal messaggio prudente di Powell e dall’incertezza sull’economia USA
Vendite e liquidazioni innescano il crollo, ma la fragilità deriva dal messaggio prudente di Powell e dall’incertezza sull’economia USA
La caduta di Bitcoin ed Ethereum nelle ultime ore non è il frutto di un singolo evento, ma il risultato dell’intreccio fra dinamiche tecniche e condizioni macroeconomiche. L’innesco immediato è arrivato da un’ondata di vendite, amplificata dalle liquidazioni automatiche di posizioni a leva che hanno trasformato un calo fisiologico in un crollo vero e proprio. Ma il terreno era già reso instabile dalla Federal Reserve, che solo pochi giorni fa ha deciso di ridurre i tassi d’interesse di 0,25 punti percentuali.
Il taglio, il primo da molti mesi, era previsto e inizialmente non aveva provocato scosse sui mercati. Con il passare dei giorni, però, gli investitori hanno cominciato a fare i conti con il messaggio prudente di Jerome Powell, più volto a gestire i rischi che a stimolare con decisione la crescita. Nel frattempo, i dati economici hanno confermato la complessità del quadro, con inflazione non domata e disoccupazione al 4,3%, il livello più alto degli ultimi quattro anni. Le attese dei mercati, e della Fed, indicano altri possibili tagli entro il 2026, ma le stime sull’inflazione restano elevate, segno di un equilibrio ancora fragile.
In questo contesto, la presa di profitto da parte di alcuni operatori e la rottura di livelli tecnici hanno fatto scattare le vendite. Da lì, il meccanismo delle liquidazioni forzate ha alimentato la spirale ribassista, colpendo in particolare Ethereum, storicamente più vulnerabile agli sbalzi di liquidità.
Il risultato è un calo marcato che non può essere letto solo come episodio speculativo: l’immediata miccia tecnica ha acceso un fuoco che covava da giorni, alimentato dall’incertezza sulle prossime mosse della Fed e dal timore che il tanto atteso ciclo di tagli possa rivelarsi più cauto e frammentario del previsto. Finché questo equilibrio rimarrà precario, le criptovalute continueranno a muoversi sul filo del rasoio, oscillando tra speranza e paura.
Ribadiamo la nostra prudenza su questo genere di prodotti che ci paiono meno adatti alle strategie d’investimento del buon padre di famiglia.
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