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Fine anno sotto tono per il BitCoin
3 mesi fa - martedì 27 dicembre 2022Il Bitcoin è intorno a quota 17.000 dollari (16.917 il 26 dicembre), in un calo da inizio anno che è pari a circa i due terzi del suo valore. In questi giorni l’ondata di freddo negli Usa ha poi spinto molti “minatori” di BitCoin a ridurre i loro consumi di energia e questo ha abbassato un po’ la quantità di potenza di calcolo dedicata al BitCoin. La notizia di per sé è passeggera, ma ci ricorda che è stato un anno difficile.
Il mercato speculativo delle criptovalute nel corso del 2022 ha risentito di un forte calo di fiducia da parte dei risparmiatori, ma anche di fattori macroeconomici, in particolare l'inflazione e il conseguente aumento dei tassi di interesse che hanno reso le alternative alle criptovalute più appetibili (è divenuto possibile, infatti guadagnare a tassi interessanti anche su bond ultrasicuri come i titoli di Stato Usa). Come se non bastasse ci sono stati poi diversi casi eclatanti che hanno fatto impensierire gli investitori e che hanno rivelato i punti deboli di diversi progetti come la stablecoin TerraUSD o piattaforme come FTX. Entrambi alla fine sono crollati. E le notizie sembrano non essere finite, visto che anche la piattaforma Blockfi dopo la fine di FTX, è entrata anch’essa in crisi e che Kraken, la terza più grande piattaforma di criptovalute al mondo, ha annunciato che licenzierà circa il 30% dei suoi dipendenti a causa della significativa diminuzione del volume delle transazioni sulla piattaforma. Notizia che conferma il calare dell'entusiasmo per gli investimenti in crypto asset. A questo si aggiungono proprio in questi giorni le notizie per cui alcune piattaforme di criptovalute avrebbero violato l’embargo Usa all’Iran.
Nel frattempo arrivano anche i dubbi della Bce
Ulrich Bindseil e Jürgen Schaaf, rispettivamente direttore e consulente della divisione infrastruttura mercati e pagamenti della BCE, hanno affermato, in un articolo pubblicato sul blog della Banca centrale europea, che Bitcoin sta prendendo "l'ultimo respiro prima dell'irrilevanza".
Gli autori sostengono che questa criptovaluta non è praticabile né come mezzo di pagamento (complicato, lento e costoso) né come investimento (non genera dividendi, né remunerazione, né ha applicabilità pratica) e, quindi, non dovrebbe essere legittimata.
Aggiungono inoltre che si tratta di un'industria speculativa e inquinante senza prove fornite in merito alla creazione di valore per la società, l'esistenza di una tecnologia promettente non è una condizione sufficiente per l'esistenza di valore aggiunto nei prodotti basati su di essa.
In realtà se ci leggi da tempo sai che non sono critiche nuove e che circolano già da anni.
Ci sono ancora in giro degli ottimisti?
Molti soldi continuano ad essere investiti nello sviluppo e nella creazione di progetti nello spazio crittografico. Uno dei più recenti è l'ingresso dell'app di messaggistica Telegram in questo spazio.
L’azienda è convinta che una delle cause dei recenti problemi del mercato è l'eccessiva centralizzazione portata dalle piattaforme di criptovalute che fungono da banche e custodiscono criptovalute appartenenti ai clienti, snaturando uno dei pilastri iniziali delle criptovalute, che era appunto il decentramento. Telegram intenderebbe creare portafogli non custoditi e mercati decentralizzati. Così, i criptoasset sarebbero interamente nelle mani degli utenti e potranno scambiarseli direttamente tra loro senza l'intermediazione di una piattaforma.
Troppo presto per una morte annunciata
Annunciare categoricamente che il bitcoin diventerà irrilevante ci sembra inverosimile. Soprattutto perché molti lo hanno già fatto in passato e finora questo non è avvenuto. Sembra, quindi, che BitCoin e compagni resteranno in circolazione ancora per un po’. Che poi siano un buon investimento è un'altra storia... I problemi di vari attori del mercato rendono l'attuale instabilità ancora maggiore del solito, e vi abbiamo già fornito riflessioni che indicano che un eventuale boom di Bitcoin non arriverà comunque molto presto. In termini generali, la fragilità e la volatilità di questo tipo di asset ci portano a consigliarvi di non investirci affatto e, se proprio volete comunque farlo, di preferire strumenti finanziari quotati su Borse di Paesi Europei che si muovono comunque in un ambiente regolamentato. Ricordatevi comunque, che per seguire le quotazioni delle criptovalute vi potete servire del nostro convertitore di criptovalute.