Il 17 febbraio la piattaforma di criptovalute The Rock Trading (www.therocktrading.com/interruption) ha interrotto la sua attività per difficoltà circa la gestione della liquidità. Mentre scriviamo (lunedì 20) le notizie sono ancora ferme al primo comunicato ufficiale della società senza ulteriori dettagli. E gli utenti si stanno sfogando sui canali Telegram non ufficiali portando avanti diverse ipotesi (più o meno gravi) che, ovviamente, non trovano ancora alcuna conferma. Il problema è, infatti, quello di capire quali sono le cause di queste difficoltà nella gestione della liquidità e, soprattutto, se vi siano rimedi.
Ma in questo momento siamo completamente al buio, eccetto che sul fatto che questa chiusura sembra avvenuta dopo giorni di richieste di ritiro di denaro dalla piattaforma, in altri termini la situazione ricorda un po’ quella che si ha quando vi sono le corse agli sportelli nelle banche.
Chi ci segue mettendo in pratica i nostri consigli non dovrebbe esserne coinvolto perché sa che da tempo che, anche se non siamo favorevoli all’investimento in criptovalute, abbiamo sempre detto a chiare lettere a chi proprio vuole tentare la fortuna con questi strumenti, che è preferibile investirci attraverso strumenti finanziari quotati sui principali mercati europei. Il motivo è che i prodotti finanziari quotati prevedono una regolamentazione e una tutela legale degli investitori più evoluta e stringente che in altri casi. Anche se ovviamente resta il rischio puramente finanziario di perdere in tutto o in parte i propri soldi.
A chi non avesse messo in pratica i nostri consigli possiamo dire che è impossibile prevedere ora come ora che cosa accadrà.
Certo è che le dimensioni relativamente piccole di questa piattaforma la cui attività è limitata all’Italia fan si che le preoccupazioni attuali non dovrebbero avere sulle criptovalute l’impatto portato dal fallimento dell’americana FTX su cui, tra l’altro stiamo raccogliendo le voci di chi fosse stato coinvolto. Al link www.altroconsumo.it/soldi/conti-correnti/news/problemi-criptovalute potete trovare, infatti, un form da compilare se siete stati coinvolti nel crack di FTX o in casi simili, oltre ad alcuni utili consigli per ridurre al minimo i rischi quando investite in criptovalute.
IL BITCOIN INTANTO BRILLA
Mentre da noi si addensano nubi molto oscure sul mondo delle criptovalute, nel resto del mondo si vive un certo ottimismo. Ora il BitCoin viaggia a una incollatura da quota 25.000 dollari. Se si pensa che l’anno è iniziato intorno a 16.000 dollari si tratta pur sempre di una crescita di circa il 50% nel giro di poco più di un mese. A favore di questo rally si posso fare varie ipotesi. Una è che comunque il rialzo dei tassi Usa, responsabile di parte della disaffezione verso le criptovalute ha comunque tappe ben chiare e non dovrebbe riservare troppe incognite. Una seconda ipotesi (fatta da molti, ma che ci lascia perplessi, perché la tempistica è ancora molto lunga), è che i mercati stiano già pensando all’halving previsto nella prima metà del 2024 e si stiano già portando avanti. Se ci segui sai, infatti, che l’halving è una delle occasioni che spingono i prezzi del BitCoin. Una terza possibilità è data dal fatto che il Bitcoin sta mostrandosi molto più flessibile di quel che si potrebbe pensare: per esempio la recente introduzione di BitCoin Ordinals sta spingendo il connubio tra gli Nft e BitCoin. Insomma, la più antica delle criptovalute sembra avere più vite di un gatto.
Ovviamente la nostra posizione di fronte a tutte queste novità resta di sostanziale perplessità: il movimento delle criptovalute resta per molti versi imprevedibile e guidato dalle notizie. Il buon padre di famiglia dovrebbe starne alla larga. Anche per lo speculatore vediamo troppi rischi, ma ribadiamo in ogni caso la nostra posizione: se proprio proprio volete buttarvi sulle cripto preferite all’investimento diretto quello attraverso prodotti finanziari quotati.