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Avvicinarsi al mondo delle criptovalute, ma con prudenza!

Il nostro parere è che è più comodo comprare le criptovalute tramite strumenti quotati su una Borsa europea.

Il nostro parere è che è più comodo comprare le criptovalute tramite strumenti quotati su una Borsa europea.

Data di pubblicazione 16 luglio 2024
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Il nostro parere è che è più comodo comprare le criptovalute tramite strumenti quotati su una Borsa europea.

Il nostro parere è che è più comodo comprare le criptovalute tramite strumenti quotati su una Borsa europea.

Scommettere sulle criptovalute è pericoloso per i tuoi soldi, e non è adatto per un investitore che non abbia una particolare propensione per prendersi dei rischi pur di guadagnare qualcosa di più. Se sei uno tra questi, attento, almeno a farlo con gli strumenti giusti. 

Facciamo una premessa: investire in criptovalute è una attività che non è alla portata di quello che un tempo veniva definito il buon padre di famiglia, ossia di qualunque individuo che abbia in testa una gestione oculata dei suoi soldi. I motivi sono diversi. Principalmente, però.

  1. Le criptovalute, diversamente da azioni, obbligazioni, fondi, insomma da tutte le forme tradizionali di investimento più basilari, non possono essere valorizzate in base a dati economici sottostanti. Per quanto possa fluttuare il valore di Borsa di una società è espressione degli utili che essa produce. Per quanto possa fluttuare il valore di un bond dipende dall’affidabilità dell’emittente e dai tassi d’interesse sul mercato. Per quanto possa essere difficile da valutare il valore di una materia prima (per esempio il rame) dipende dalla domanda e dall’offerta della materia prima che a loro volta dipendono da quanta se ne produce e da quanta fame ce n’è (nel caso del rame per fare attività che richiedano un buon conduttore elettrico, ma non solo). Nel caso delle criptovalute non c’è nulla di questo. Ci sono domanda e offerta, sì, come sempre, ma è molto più difficile valutare cosa le muove. E le connessioni che ci sono con la realtà (per esempio con l’andamento dei tassi d’interesse o con la ricerca di un porto sicuro contro l’inflazioni) non sempre hanno la forza di imporsi su fatti più di cronaca spiccia. Qui trovi un esempio legato alla sparatoria in cui è stato coinvolto il candidato alla presidenza Usa Trump.
  2. Il grande boom delle criptovalute degli anni più recenti è stato legato al grande interesse scatenato dalla tecnologia sottostante (la blockchain) e dall’idea che sarebbe stato possibile investirci solo attraverso le criptovalute. Ora ci sono altri temi più forti come l’intelligenza artificiale (vedi qui per un commento) e quindi questa grande tematica è sottotraccia. Inoltre, il valore delle cripto è cresciuto molto, quindi boom stratosferici come quelli dei primi anni sono meno improbabili (è più facile che cresca tumultuosamente un mercato piccolo e nuovo, non uno grande e maturo). Un indizio indiretto lo si vede nella storia dei BitCoin dove il fenomeno dell’halving, che dimezza la produzione di BitCoin e li rende più rari, con gli anni ha spinto con forza sempre meno intensa i prezzi della criptovaluta (vedi qui per saperne di più).
  3. Di criptovalute ce ne sono in circolazione tantissime (vedi il nostro dossier sul tema per le principali), ognuna con caratteristiche diverse. Quindi la scelta di quella su cui investire non è banale.
Attenzione allo strumento giusto

E qui veniamo al nocciolo della questione. Poniamo che hai deciso che comunque vuoi fare una puntata sulle criptovalute. Al di là dei limiti che abbiamo visto ci potrebbero essere dei motivi se non buoni, certamente sensati per una scommessa. Per esempio, perché sei esperto di analisi tecnica e vuoi approfittare di un certo trend di mercato, oppure perché sono in arrivo eventi che potrebbero secondo te far fare una fiammata a una criptovaluta. Benissimo, ci sono comunque alcune regole d’oro che potrebbero aiutarti a trarre qualche vantaggio.

  1. A meno che tu non sia esperto del settore informatico valuta con attenzione l’acquisto diretto di criptovalute. In primo luogo, perché non è privo di complessità di tipo tecnico (dovete crearvi un wallet, aderire a un exchange…). Tutte cose non impossibili per un buon informatico, ma comunque impegnative. In secondo luogo, ed è forse il motivo più importante al giorno d’oggi, perché ti potresti infilare in un ginepraio fiscale (vedi qui un articolo che abbiamo scritto proprio sulla fiscalità delle criptovalute). Infine, se proprio non sei esperto e vai a prendere delle criptovalute strane devi stare anche attenti al rischio di non incappare in qualche truffa (magari sulla scia di qualche influencer del Web). Certo sono in arrivo di continuo nuove regole, ma bisogna anche vedere la loro efficacia a livello pratico.
  2. Evitati Cfd. I Cfd (acronimo di contract for difference), lo ricordiamo, sono dei prodotti derivati, contratti che stipuli con una controparte affinché ti venga pagata una certa somma di denaro a seconda di come si muove un determinato valore (in questo caso una criptovaluta). Il loro aspetto caratteristico è di avere una leva finanziaria (ossia di moltiplicare guadagni e perdite). Sono strumenti molto difficili da utilizzare e se ci fate caso le piattaforme che ve li rendono disponibile dicono anche quanta gente, in percentuale, ci ha perso in passato. E si tratta di percentuali elevate, anche 7 persone su 10. Sconsigliati. Ad ogni modo se volete saperne di più trovate qui un nostro articolo davvero esaustivo sul tema.

A questo punto non ti resta che comprare le criptovalute tramite strumenti quotati su una Borsa europea. Questo comporta qualche vantaggio. Il primo è che lo fai dal tuo conto in banca o dal tuo broker (in molti casi i costi di compravendita sono decisamente contenuti). Il secondo vantaggio è che la fiscalità è quella degli strumenti finanziari, a meno che tu non abbia scelto esplicitamente di occuparti tu della fiscalità dei tuoi investimenti, fa tutto la banca. Il terzo vantaggio è che operi con strumenti molto regolamentati a livello europeo. Questo non ti mette del tutto al sicuro da rischi (come ricordava anche uno dei commissari della Sec Usa, la Consob americana quando in America sono stati approvati Etf sul BitCoin), ma almeno li circoscrive a un ambito, quello finanziario, su cui sono puntati i riflettori delle autorità.

Li trovi quotati su alcune Borse Europee, tra cui quella tedesca che è spesso facilmente raggiungibile e che ha un gran numero di prodotti dedicati. Alcuni li trovi nel dossier che ti abbiamo citato prima.

Ricorda, infine, che ci sono prodotti che investono su più criptovalute contemporaneamente. Questo significa che ti porti a casa il rischio sistemico (cioè che tutto il mercato delle criptovalute vada a rotoli), ma eviti il rischio che qualche singolo emittente vada male.