Gli Etn come alternativa agli Etf

Etn
Etn
Gli Etn (exchange traded notes) sono un po’ come gli Etf (exchange traded funds), ma non sono identici. Hanno in comune le parole exchange traded, cioè scambiati in Borsa, ma i primi sono una sorta di bond indicizzati, i secondi sono dei veri e propri fondi comuni. Entrambi sono nati per fare la foto a dei mercati e seguirne gli alti e bassi come dei fondi comuni sia in meglio (perché, al netto delle spese non possono fare peggio del mercato) sia in peggio (perché non hanno mai il guizzo di genio del bravo gestore cosa che, di per sé, non si riscontra comunque spesso). Gli Etn di principio sono più rischiosi degli Etf, nel senso che se fallisce l’emittente sono guai seri, mentre gli Etf permettono sempre di recuperare almeno il valore delle azioni dell’indice. Di fatto, però, gli Etn evitano questi handicap perché sono in genere collateralizzati, ossia hanno un patrimonio a parte che li garantisce tanto quanto i fondi. Di Etf c’è una varietà sterminata, di Etn c’è poca scelta. Gli Etn, però, sono fiscalmente efficienti più degli Etf, perché compensano le plusvalenze con le minusvalenze pregresse (cosa che la legge preclude agli Etf come a tutti i fondi comuni). Nel panorama milanese ce ne sono diversi: a leva (moltiplicano i guadagni di Borsa), short (van su quando la Borsa cala) e poi su materie prime, come su panieri (basket) di titoli. Tra quelli che investono in singoli indici azionari c’è un prodotto che investe sulla Borsa Usa. È Wisdomtree S&P 500 (21,09 euro; Isin XS2427355958), è collateralizzato (per i dettagli www.wisdomtree.eu/it-it/etps/unleveraged-etps/wisdomtree-sp-500) e replica l’S&P 500 Net Total Return. I costi sono lo 0,05%. Non è scambiatissimo (siamo intorno ai 150 scambi al mese), ma se cerchi un prodotto che investa nella Borsa Usa e che sia alternativo agli Etf può fare al caso tuo.
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