L’oro giallo sale, ma l’oro nero che fa?

Per l'Agenzia Internazionale per l'Energia, la domanda globale raggiungerà i 103,9 milioni di barili al giorno nel 2025.
Per l'Agenzia Internazionale per l'Energia, la domanda globale raggiungerà i 103,9 milioni di barili al giorno nel 2025.
Se guardi la tabella (dati aggiornati a fine febbraio) non siamo in un periodo particolarmente buono per le materie energetiche: il petrolio è sopra i valori di cinque anni fa, ma comunque sotto quelli di tre anni fa, negli ultimi mesi ha vivacchiato. Pure il gas, nonostante i suoi momenti di gloria dopo lo scoppio della guerra in Ucraina ha mostrato alti e bassi. Una situazione diversa da quella dell’oro che invece si mantiene sugli scudi e ha buone prospettive.
Indice di materie prime | 1M | 2M | 3M | 1Y | 2Y | 3Y | 5Y |
Gold Bullion LBM $/t (oro) | 1,50% | 8,60% | 7,20% | 39,40% | 56,20% | 49,80% | 79,70% |
Crude Oil-WTI U$/BBL (petrolio) | -3,90% | -3,40% | 2,50% | -11,70% | -9,10% | -26,90% | 56,30% |
Crude Oil BFO $/BBl (petrolio) | -4,20% | -1,60% | 0,50% | -12,20% | -12,40% | -27,30% | 45,60% |
MLCX Heating Oil Spot Index | -3,80% | -1,50% | 3,20% | -12,90% | -17,90% | -20,60% | 53,50% |
London Natural Gas P/Therm (gas) | -19,70% | -14,00% | -12,30% | 70,20% | -9,30% | -55,90% | 383,10% |
Che cosa ne sarà del futuro del petrolio? Vale la pena comprare un Etn che ci investe?
Andiamo per gradi: per l'Agenzia Internazionale per l'Energia, la domanda globale raggiungerà i 103,9 milioni di barili al giorno nel 2025, (+830.000 sul 2024), grazie al calo dei prezzi che spingono i consumi, soprattutto in Oriente. Previsioni più ottimiste le fornisce l’Opec, ma su tutto questo c’è una spada di Damocle che pende: l’effetto Trump sull’economia Usa che, lo stiamo vedendo in questi giorni, potrebbe non essere così favorevole e rallentarne la crescita e, quindi, la fame di petrolio, compensando i dati buoni a cui abbiamo appena accennato.
D’altro canto resta il problema dei barili prodotti: siamo su livelli particolarmente elevati a cui contribuiscono anche Paesi come Canada e Usa (questi ultimi in 12 anni sono passati da 6 milioni di barili al giorno a 13,5), e la riduzione dei barili prodotti da parte dell’Opec+ (i maggiori Paesi produttori di petrolio, soprattutto mediorientali) decisa prima dell’inverno dovrebbe scadere. Tuttavia il punto è un altro: negli Usa Trump intende mettere mano alle trivelle per abbassare i prezzi. Certo la convenienza a trivellare non dipende solo dai limiti di legge, ma ance dal prezzo del petrolio e se questo scende sotto i 60/65 dollari potrebbe non essere così conveniente. Ma questo aggiunge incertezza a incertezza.
Per il 2025 e 2025 ci attendiamo che l’offerta di petrolio resti abbondante e questo, salvo imprevisti, dovrebbe tenere i prezzi sotto controllo.
In questa situazione non vediamo modo di investire in Etn dedicati al petrolio e, più in generale, in Etn dedicati alle energie fossili legate al petrolio. La nostra preferenza resta dunque per il nucleare di cui vi abbiamo parlato anche di recente.
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