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Oro: è un investimento brillante?

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Data di pubblicazione 07 giugno 2019
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Le tensioni tra Usa e Cina non accennano a placarsi e gli investitori sono tornati a puntare sul “bene rifugio per eccellenza”, l’oro. Facciamo qui il punto.

Tensioni Usa-Cina: tra i due litiganti il terzo gode?

Il terzo incomodo a cui ci riferiamo qui è, naturalmente, l’oro, bene rifugio per eccellenza, che non teme né gli scivoloni delle Borse, né i rialzi dei tassi. Nelle ultime settimane la quotazione del metallo giallo ha beneficiato delle continue schermaglie tra Stati Uniti e Cina. A forza di dazi e di dichiarazioni “inopportune” – come, per esempio, le recenti esternazioni del segretario di Stato americano Mike Pompeo sugli eventi di Piazza Tienanmen e la conseguente reazione negativa cinese – i due Paesi hanno convinto gli investitori a spostarsi su prodotti meno rischiosi, per timore che la maretta sui mercati fosse destinata a continuare, e a scegliere l’oro, bene rifugio per eccellenza, invece delle più rischiose azioni, per esempio.

 

Giù rendimenti e Borse, su la quotazione dell’oro

È vero che lo scivolone di molte Borse mondiali provocato dalle tensioni commerciali tra Usa e Cina, ha incoraggiato gli acquisti di oro: tuttavia, Wall Street ha già invertito la propria tendenza, rimbalzando già nei primi giorni di giugno, dopo la brutta performance di maggio. Anche la recente discesa dei rendimenti dei titoli di Stato Usa ha incoraggiato gli acquisti di oro: la scorsa settimana i Treasuries Usa con scadenza a 10 anni sono arrivati a rendere il 2,1% netto, il minimo da settembre 2017. Infine, anche l’andamento del dollaro Usa gioca a favore dell’oro: il biglietto verde è in leggero calo rispetto alle principali valute. Non ci aspettiamo che, nel prossimo futuro, né il dollaro, né i tassi Usa, invertano nettamente l’attuale tendenza, vedi qui sotto.

 

Cosa devi fare ora?

Il prezzo dell’oro potrebbe però tornare a ridiscendere: oggi è quasi arrivato a toccare quota 1.350 dollari Usa per oncia, il prezzo che, stando a quanto dice l’analisi tecnica grafica, vedi sotto e nel grafico “Il canale dell’oro”, per l’oro funziona come “soffitto”, cioè il limite massimo raggiunto il quale il prezzo dell’oro tende a ridiscendere verso quota 1.200 dollari a oncia. Se hai già puntato sull’oro mantieni l’Etfs gold bullion securities (111,23 euro; Isin GB00B00FHZ82). Attenzione: l’investimento in oro resta fuori dai nostri portafogli, non lo troverai indicato, per esempio, tra le poste indicate qui. Lo scopo di questo investimento è di coprirti, anche se non perfettamente, vedi a fianco, dagli scivoloni delle Borse mondiali. Non dedicargli più del 5% del tuo portafoglio complessivo. E se non hai ancora investito in oro? In questo caso devi comprare l’Etfs gold bullion securities per al massimo il 5% del tuo portafoglio. Ricorda che i prezzi dell’oro sono normalmente espressi in dollari Usa, ma l’Etfs consigliato è quotato a Piazza Affari in euro. Quindi, se l’oro in futuro avrà messo su il 2%, ma nel frattempo, il dollaro ha perso nei confronti dell’euro il 2%, allora il prezzo del tuo Etfs resterà fermo.

Il canale dell’oro

Oro, investimento brillante?

La linea sottile rappresenta il prezzo dell’oro in dollari per oncia. Le linee in grassetto, invece, sono i prezzi dell’oro che rappresentano delle soglie critiche per l’oro, rispettivamente 1.200 e 1.350 dollari Usa per oncia.

 

Tra l’andamento del prezzo dell’oro e quello delle Borse mondiali esiste una correlazione inversa. Quando i mercati vanno male il prezzo dell’oro tende a salire, poiché gli investitori preferiscono puntare sul “bene rifugio” per eccellenza. La correlazione non è perfetta, cioè la crescita del prezzo dell’oro non compensa esattamente la perdita delle Borse e, quindi, non ti dà una copertura perfetta per i tuoi investimenti in azioni.

Una relazione di questo tipo esiste anche con l’andamento del dollaro Usa e dei tassi. La correlazione tra oro e dollaro è di tipo inverso, perché sono considerati come beni rifugio alternativi. Il dollaro viene acquistato in momenti di crescita economica, l’oro viene di solito scelto nei momenti di difficoltà. Quando i tassi reali – al netto dell’inflazione – dei bond salgono, il prezzo dell’oro ne risente, quando i tassi scendono l’oro tende ad apprezzarsi. L’oro è una “moneta” speciale, che non si può stampare e non offre tassi di interesse. È naturale che, quando i tassi sono molto bassi, il mercato punti sull’oro, e che, non distribuendo cedole, dividendi o interessi, l’oro perda appeal quando i tassi riprendono a salire.

 

L’oro da diversi anni si muove in una specie di canale compreso tra 1.200 (supporto in analisi tecnica grafica) e 1.350 dollari l’oncia (resistenza). Quando si avvicina a quota 1.200, salvo alcune sbavature, tende a rimbalzare, recuperando un po’ di terreno. Ogni volta che si avvicina a quota 1.350, invece, tende a ripiegare. Oggi il prezzo dell’oro è di 1.333,75 dollari l’oncia, vedi qui la quotazione sempre aggiornata, non distante da quel “soffitto” che tende poi a spingere nuovamente i prezzi dell’oro in discesa.