News Materie prime

L'oro alle prese con i tassi Usa

Più rendono in termini di tassi i titoli di Stato Usa, meno è conveniente rinunciarvi per detenere oro.

Più rendono in termini di tassi i titoli di Stato Usa, meno è conveniente rinunciarvi per detenere oro.

Data di pubblicazione 09 gennaio 2025
Tempo di lettura: ##TIME## minuti

condividi questo articolo

Più rendono in termini di tassi i titoli di Stato Usa, meno è conveniente rinunciarvi per detenere oro.

Più rendono in termini di tassi i titoli di Stato Usa, meno è conveniente rinunciarvi per detenere oro.

La situazione invita alla prudenza su quello che potrà fare l'oro nel prossimo futuro.

I tassi di interesse sul debito statunitense stanno salendo e il titolo decennale si avvicina al 4,7%, un livello che non si vedeva dalla primavera scorsa. Questa ripresa è tanto più sgradita in quanto coglie di sorpresa molti investitori che si aspettano un andamento al ribasso del prezzo del credito, negli Stati Uniti come altrove. Gradualmente i mercati si abitueranno a questa nuova realtà. Ma non senza qualche turbolenza. Avendo scommesso su numerosi tagli dei tassi chiave americani nel 2024, gli investitori hanno dovuto accontentarsi di un tasso di riferimento ancora compreso tra il 4,25% e il 4,5% attuale. Hanno quindi rimandato le loro speranze ribassiste al 2025. Uno scenario sostenuto dalla Fed qualche mese fa, ma sempre più minacciato dall'inflazione che sta tornando a salire e dai dazi doganali voluti da Donald Trump che potrebbero rafforzarlo ulteriormente. La Fed ora raccomanda cautela, vedi quello che abbiamo scritto qui per ulteriori dettagli.

Ricordiamo che i titoli di debito Usa sono concorrenti dell'investimento in oro, perché sono percepiti come una alternativa ad esso, ma in più staccano cedole. Tanto più resteranno alti a lungo i tassi negli Usa, tanto meno il prezzo dell'oro (qui trovi il grafico) sarà spinto a salire. Occhio dunque alle prossime mosse della Banca centrale americana. A favore dell'oro giocheranno comunque nei prossimi mesi gli acquisti delle banche centrali (quella cinese in primis) in cerca di diversificazione e il fatto che resta, pur sempre, il bene rifugio per eccellenza.

In questo contesto ti ribadiamo il consiglio che trovi qui