Come si stanno muovendo i mercati obbligazionari e valutari?

I tassi salgono un po' ovunque
I tassi salgono un po' ovunque
Le politiche monetarie hanno continuato aessere inasprite in tutto il mondo all'inizio dell'anno. A gennaio, l'affitto di denaro è stato aumentato in Corea del Sud, Messico, Brasile e Sud Africa. Dopo aver effettuato un primo aumento a dicembre, la Banca d'Inghilterra si prepara a continuare la stretta monetaria. La Federal Reserve degli Stati Uniti ha indurito la sua retorica e agirà a marzo. La Banca del Canada ha anch'essa preparato i mercati per un imminente rialzo dei tassi.
Questo non è il caso della Banca centrale europea, che continua a minimizzare il rischio inflazionistico e non sembra voler aumentare i tassi in tempi brevi. Questo atteggiamento attendista da parte delle autorità monetarie europee penalizza il valore della moneta unica sul mercato dei cambi. A gennaio, l'euro si è deprezzato nei confronti di sterlina britannica, dollaro canadese e dollaro USA. La valuta europea è scesa anche bruscamente nei confronti delle valute emergenti, come il rand sudafricano e il real brasiliano. Tra queste valute, solo il dollaro Usa è all’acquisto. Sterlina, rand e real sono da vendere e non comprare il dollaro canadese.
RUBLO: VITTIMA DELLA CRISI RUSSO-UCRAINA
Le tensioni geopolitiche nell'Ucraina orientale stanno penalizzando le attività finanziarie russe, compreso il rublo, che si sta deprezzando nel mercato dei cambi.
Sospettata di voler invadere l'Ucraina orientale per ancorare permanentemente questa regione nella sua zona di influenza, la Russia è esposta a drastiche sanzioni finanziarie e commerciali. Questa prospettiva, che metterebbe in ginocchio l'economia russa, preoccupa gli investitori. La fuga di capitali stranieri è iniziata alla fine di ottobre ed è continuata a gennaio con l'intensificarsi delle tensioni. Dopo aver perso il 10% dallo scorso autunno nonostante un forte dei tassi che avrebbe dovuto sostenerne il valore, il rublo è sceso all'inizio dell'anno al livello più basso da giugno 2021. Nonostante ciò, il rublo non è da acquistare e ricorda che la Borsa russa è anche uscita dai nostri portafogli.
AUMENTO DEI TASSI D'INTERESSE
Sui mercati obbligazionari e dei cambi l’avvenimento più importante di gennaio è stato il forte aumento dei tassi di interesse. Il rendimento di un titolo decennale è infatti salito un po’ dappertutto. Nei principali paesi sviluppati, i maggiori movimenti sono stati osservati nel Regno Unito e in Canada, con tassi di interesse in aumento dell'1%. Impennata quasi simile sul versante dei tassi USA, ora vicini al 2% contro poco più dell'1% del 1° gennaio.
Sono l'inflazione e i cambiamenti nella politica monetaria che stanno alimentando l'aumento dei tassi di interesse. Per il cosiddetto effetto-contagio, i tassi aumentano anche nei Paesi in cui le Banche centrali non inaspriscono le loro politiche. I tassi di interesse sul mercato obbligazionario sono quindi in aumento nell'area dell'euro. Addirittura, il rendimento a 10 anni del Giappone è al suo livello più alto dall'inizio del 2016, allo 0,17% nonostante l'obiettivo ufficiale della Banca del Giappone sia di un tasso intorno allo zero.
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