Come aumentare la rendita dai propri investimenti

Rendita
Rendita
Quando si investe lo si fa per aumentare la propria ricchezza, quindi per incrementare le proprie disponibilità economiche. Questo incremento della ricchezza può manifestarsi attraverso l'aumento del valore del capitale che abbiamo investito, e/o attraverso dei flussi di cassa periodici, la cosiddetta rendita, che proviene dallo stacco di cedole dalle obbligazioni o da altri prodotti come i certificate oppure dai dividendi di azioni, Etf e fondi. La rendita, quindi avere un flusso di cassa periodico che viene accreditato sui nostri conti, ci consente di aumentare il nostro reddito da lavoro e di coprire le spese che inevitabilmente ogni mese abbiamo e di finanziarne anche altre, che possono essere spese voluttuarie… Per questi motivi la rendita ha da sempre un fascino particolare nei confronti degli investitori. È innegabile. Per quanto appena detto effettivamente il fascino della rendita non è solo qualcosa che attira l’attenzione, ma data la capacità di integrare il nostro reddito da lavoro risulta essere molto utile e per questo è una ricerca molto frequente quella di avere investimenti che paghino cedole o dividendi periodici.
REGOLA DA RISPETTARE: OTTIMIZZARE SEMPRE IL PROPRIO PORTAFOGLIO
È una richiesta legittima, ma deve rispettare sempre e comunque una condizione: la ricerca di una rendita periodica non deve pregiudicare l'ottimizzazione di portafoglio. Questa è una condizione che deve essere sempre e comunque rispettata. In altri termini non bisogna fare l'errore di investire in maniera non ottimizzata, cioè in maniera meno diversificata e magari riducendo il rendimento dei propri investimenti, pur di massimizzare il flusso cedolare. La ricerca della rendita deve essere inserita all'interno del rispetto delle regole base della costruzione di un portafoglio. Detto ciò, e una volta che l’investitore ha creato la sua asset allocation, quindi ha creato la composizione del suo portafoglio in termini geografici e di asset class su cui investire, obbligazioni e azioni, si può procedere con la scelta dei prodotti, facendo sempre attenzione a diversificare nella maniera più corretta.
PASSANDO ALLA PRATICA: COME AUMENTARE LA RENDITA NEI PROPRI PORTAFOGLI.
La prima mossa è usare, per la parte obbligazionaria del proprio portafoglio, singoli titoli scegliendo quelli con la cedola più alta. Come abbiamo avuto modo di spiegarti in questo articolo, ogni bond assolve a una funzione differente, sta al singolo investitore scegliere quella che gli serve. Due bond dello stesso emittente, con la stessa scadenza avranno lo stesso rendimento, ma il rendimento di un'obbligazione può derivare dal flusso cedolare, dalla differenza tra il prezzo di rimborso o di vendita e quello di acquisto oppure da una combinazione dei due: se noi prendiamo due identiche obbligazioni dello stesso mittente con la stessa scadenza, avranno la stessa il rendimento, ma potremmo avere un'obbligazione che ha un prezzo molto basso e che paga una cedola bassissima - magari anche nulla - e allora i il rendimento sarà determinato dai guadagni in termini di prezzo. Potremmo però anche avere l'obbligazione con una cedola molto alta, ma con un prezzo molto più alto, magari anche superiore a 100. È chiaro che se si cerca di aumentare la rendita, a parità di rendimento, criterio che deve essere rispettato per inserire in portafoglio quella obbligazione, si sceglierà il titolo con cedola più alta. È importante però scegliere la scadenza e l'emittente che avremmo comunque scelto anche non guardando alla rendita per il principio discusso in apertura. Esempio di un errore tipico è quello di scegliere una scadenza differente solo per rincorrere una cedola più alta rispetto a quella che invece è la scadenza ottimale dato il contesto di mercato. Come visto, riuscire ad aumentare la rendita con i bond non è una strategia particolarmente complessa: con una piccola accortezza al momento della scelta dei bond possiamo aumentare la nostra rendita.
I portafogli non sono fatti però di soli titoli obbligazionari: ci sono anche le azioni. In questo caso l'idea migliore, dato che nei nostri portafogli replicano le Borse dei vari Paesi attraverso il risparmio gestito, è quella di scegliere un Etf che stacca dai dividendi, controllando però il suo andamento. Attenzione: anche in questo caso non bisogna scegliere dei prodotti che non sarebbero consigliati nella nostra allocazione di portafoglio. Per esempio, si potrebbe essere tentati di inserire nel portafoglio un Etf che punta su azioni ad alto dividendo. Di fatto si sta inserendo all'interno del portafoglio quello che viene definito “un fattore di investimento”, che però le nostre strategie non contemplano. Potrebbe anche essere che, non puntando sul listino della Paese di riferimento nella sua totalità, ma selezionando solo determinati titoli, l’Etf potrebbe avere un andamento differente e magari avere dei rendimenti positivi da dividendo, ma pregiudicare il rendimento totale (cioè quello da dividendo più quello di prezzo). Anche in questo caso, quindi, la scelta deve ricadere su un Etf che punta sulla Borsa di riferimento, ma a distribuzione anziché ad accumulazione. Questo è quello, per esempio, che facciamo all'interno dei nostri portafogli con rendita.
USARE I PORTAFOGLI: DUE SOLUZIONI
Una soluzione è quella, se si vogliono trovare già i consigli pronti, di rifarsi ai prodotti consigliati per avere una rendita. Non è però necessario per forza replicare i portafogli con rendita. Si possono tranquillamente usare i nostri tre portafogli tipo e per la parte obbligazionaria sfruttare quanto detto in precedenza: acquistare le obbligazioni con cedole più alte possibile. La parte azionaria può anche essere replicata con i prodotti consigliati, anche se non staccano dividendi, e poi utilizzare la parte di investimenti extra-portafoglio, dedicandone il 10% massimo, a prodotti che staccano cedole molto generose. Su questo hai a disposizione i certificati di investimento. Oggi sono consigliati due certificate che pagano cedole: sono ovviamente con due sottostanti differenti, uno più difensivo e uno più aggressivo, e hanno cedole ovviamente differenti. Usa entrambi i certificati: è vero che la cedola media che incasserai sarà più bassa, ma diversificherai anche fortemente il rischio e porterai a casa un rendimento cedolare annuale molto elevato. Nulla vieta, ovviamente, di usare i certificati con cedola anche per la parte del 10% extra-portafoglio con i portafogli con rendita.
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