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Uno sguardo alle valute

Uno sguardo a come sono andate le valute

Uno sguardo a come sono andate le valute

Data di pubblicazione 03 maggio 2022
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Uno sguardo a come sono andate le valute

Uno sguardo a come sono andate le valute

Ecco come sono andate le valute mondiali

FORTE CALO DELL'EURO
Ad aprile, la moneta unica si è deprezzata bruscamente sul mercato dei cambi. L'euro è sceso a 1,05 dollari, il livello più basso da gennaio 2017. Con la guerra in Ucraina e l'escalation delle tensioni tra Mosca e le capitali europee, le prospettive economiche dell'eurozona si sono deteriorate bruscamente. Il ritorno di una recessione sta diventando lo scenario più probabile in diversi paesi europei. E se la Russia interromperà le forniture di gas, l'intero vecchio continente sprofonderà nella crisi economica.
Con questo forte deterioramento delle prospettive economiche, gli investitori sono sempre più dubbiosi sulla capacità della Banca centrale europea di normalizzare la politica monetaria. La Bce conferma la volontà di alzare i tassi “qualche tempo dopo la fine degli acquisti di titoli” – quindi verso fine anno, ma comunque il differenziale di tasso tra l'euro e il dollaro è quindi destinato ad ampliarsi, il che favorisce il deprezzamento della moneta unica.

L'ECCEZIONE INDONESIANA
La maggior parte delle valute emergenti sono indebolite dall'aumento dei tassi di interesse negli Stati Uniti, che attraggono capitali internazionali a spese delle economie in via di sviluppo. Per sostenere il valore delle loro valute e limitare l'impennata dell'inflazione dovuta all'aumento dei prezzi all'importazione, la maggior parte delle banche centrali emergenti deve aumentare i tassi ufficiali. Ma questo non è il caso dell'Indonesia. Come esportatore di materie prime, in particolare di prodotti energetici, l'Indonesia sta beneficiando della crisi ucraina. Con l'aumento dei prezzi e la forte domanda globale, le esportazioni indonesiane sono a livelli record e i conti con l'estero del paese sono in surplus.
Di conseguenza, la rupia indonesiana quota su valori elevati e non è da acquistare. La Borsa indonesiana è invece presente per un 5% nel portafoglio dinamico.

IL RUBLO RUSSO RECUPERA
Le autorità russe hanno completamente ripreso il controllo della loro valuta. In caduta libera nei primi giorni dell'invasione dell'Ucraina, il rublo ha da allora riguadagnato il terreno perduto. Il suo valore è ancora più alto oggi rispetto al 1° gennaio contro l'euro ed addirittura la valuta russa è al suo livello più alto in due anni. Nelle prime due settimane di guerra, i russi, che temevano un collasso del sistema finanziario, avevano ritirato dalle banche 2400 miliardi di rubli, ovvero il 7% dei depositi, ma l'aumento del tasso ufficiale al 20% ha messo fine alla fuga dal rublo. Le autorità hanno anche limitato i prelievi e costretto gli esportatori a scambiare l'80% del denaro che ricevono dall'estero in rubli. E poiché le esportazioni di gas e petrolio continuano a generare forti guadagni in valuta estera, la domanda per la valuta russa è automaticamente forte, il che favorisce il suo apprezzamento. Stai comunque lontano dal rublo e dagli investimenti, qualunque siano, sulla Russia.

GENERALE AUMENTO DEI TASSI DI INTERESSE
L'impennata dei prezzi continua a costringere le autorità monetarie ad aumentare i loro tassi di interesse di riferimento. Ad aprile, è stato il turno della Banca centrale di Svezia di agire, con un aumento dei tassi d’interesse ufficiali dallo 0% allo 0,25%. Questa è una svolta di 180 gradi non comune nel mondo delle banche centrali, visto che le autorità monetarie svedesi hanno annunciato poche settimane fa che avrebbero mantenuto il loro tasso di interesse di riferimento a zero fino al 2024. Inoltre, ad aprile i tassi ufficiali sono stati alzati anche in Canada, Nuova Zelanda, Corea del Sud, Ungheria e Polonia e nelle riunioni in programma in questi giorni di maggio ci saranno altre Banche centrali che alzeranno i tassi d’interesse.