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Inflazione zona euro: sfonda il tetto del 9%. E adesso la Bce?

Inflazione sempre più in alto

Inflazione sempre più in alto

Data di pubblicazione 31 agosto 2022
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Inflazione sempre più in alto

Inflazione sempre più in alto

Il carovita della zona euro supera le attese e mostra una corsa che non accenna a fermarsi. Lo spettro di una Bce sempre più aggressiva diventa una realtà ogni giorno che passa.

Dato attuale: +9,1%
Attese: +9%
Periodo di riferimento: agosto 2022
Dato precedente: +8,9% (luglio 2022)

Il dato sull’inflazione della zona euro di agosto parla di un +9,1% annuo, dunque ancora una volta in crescita rispetto al mese precedente (+8,9%) e anche superiore alle attese (+9%). Tutto questo nonostante per il secondo mese consecutivo la crescita dei prezzi dell’energia sia in rallentamento – vedi tabella. Il problema è che oramai l’inflazione è radicata all’interno di tutti i settori dell’economia, come dimostra l’inflazione calcolata escludendo l’energia: +5,8% ad agosto e, come vedi in tabella, la sua crescita continua da mesi. La conferma di quanto detto arriva anche dal dato al netto non solo dell’energia, ma anche del cibo: +5,5%, anche in questo caso con una crescita che continua da mesi.

L’INFLAZIONE NELLA ZONA EURO

 

Febbraio

Marzo

Aprile

Maggio

Giugno

Luglio

Agosto

Inflazione

3.0

7.4

7.4

8.1

8.6

8.9

9.1

>escludendo energia

1.7

3.4

4.1

4.6

4.9

5.4

5.8

> escludendo energia e cibo

1.6

3.2

3.9

4.4

4.6

5.1

5.5

> escludendo energia, cibo, alcol e tabacco

1.6

3.0

3.5

3.8

3.7

4.0

4.3

 

Tutto questo rende la possibilità di un’azione della Bce particolarmente risoluta ed è un altro dato a favore di ciò, che si aggiunge a quanto trapelato in questi giorni. La prossima settimana la Bce, nella sua riunione, potrebbe dunque decidere di essere ancora più aggressiva in fatto di rialzo dei tassi, ritoccandoli non dello 0,5%, cosa scontata, ma addirittura dello 0,75%. Con tutti i problemi che questo può creare all’economia e ai nostri titoli di Stato, ma oramai l’impostazione delle Banche centrali è chiara ed è stata sdoganata dalla Fed – e le altre la seguiranno: il nemico numero uno è l’inflazione e per sconfiggerla si possono anche creare dei danni collaterali (una recessione).