La Fed ha alzato i tassi d’interesse dello 0,75%, una mossa altamente attesa dal mercato. Sono però le dichiarazioni della stessa Banca centrale e le sue prospettive sul futuro della sua politica monetaria e dell’economia Usa ad aver colpito negativamente i mercati. La Fed, infatti, ha già annunciato di voler procedere con nuovi rialzi, tanto che ora prevede una stretta più rapida e intensa di quella prospettata a giugno. Non solo. La durata della stretta dipenderà da quanto tempo servirà per far scendere l’inflazione e il governatore della Fed ha detto che non c’è un modo indolore per raggiungere questo obiettivo.
I TASSI
I tassi hanno raggiunto un intervallo tra il 3% e il 3,25%, mentre solo a giugno si aspettava un livello per fine anno compreso tra il 3,25% e il 3,5%. Ora invece per fine anno la Fed si attende un livello del costo del denaro del 4,25% e il 4,5%, il che significa altri rialzi per un totale dell’1,25%. Mancando solo due riunioni, questo significa un rialzo dello 0,75% nella prossima riunione di novembre e dello 0,5% in quella di dicembre. Tuttavia, non ci si fermerà qui. Anche nel 2023 i rialzi andranno avanti, visto che i tassi sono previsti tra il 4,5% e il 4,75%. Dunque: stretta più intensa e veloce e livello finale del costo del denaro più alto.
L’ECONOMIA
Quanto alle prospettive sull’economia, la Fed ha rivisto al ribasso le stime da qui al 2024. Il taglio è corposo per questo 2022, che secondo la Fed si chiuderà con una risicata crescita dello 0,2% rispetto al +1,7% stimato a giugno. Il taglio alle stime di crescita va invece diminuendo negli anni a venire.
LE STIME DELLA FED |
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2022 |
2023 |
2024 |
2025 |
LUNGO PERIODO |
PIL |
0.20% |
1.20% |
1.70% |
1.80% |
1.80% |
Stima precedente |
1.70% |
1.70% |
1.90% |
- |
1.80% |
DISOCCUPAZIONE |
3.80% |
4.40% |
4.40% |
4.30% |
4% |
Stima precedente |
3.70% |
3.90% |
4.10% |
- |
4% |
INFLAZIONE |
5.40% |
2.80% |
2.30% |
2% |
2% |
Stima precedente |
5.20% |
2.60% |
2.20% |
- |
2% |
Le stime sull’inflazione sono state invece alzate per i prossimi anni, ma prevedono un calo, già molto deciso, nel 2023 e nel 2024 sarà solo poco sopra l’obiettivo del 2%. Tutto questo a fronte di un rialzo della disoccupazione nei prossimi anni. La Fed, dunque, punta sul legame inverso tra inflazione e disoccupazione per combattere il carovita ed estirparlo dall’economia Usa. Il rialzo dei tassi farà scendere l’occupazione e i salari e questo farà calare i prezzi. E su questo fronte qualcosa già si muove. La crescita nella spesa per i consumi ha rallentato rispetto all’anno scorso, mentre il settore edilizio sta rallentando, per colpa dei più alti tassi dei mutui.
IL LEGAME INVERSO TRA INFLAZIONE E DISOCCUPAZIONE
COSA FARE CON GLI INVESTIMENTI
Per quanto riguarda i tuoi investimenti, come vedi anche dalle stime della Fed, si ha un rallentamento della crescita, ma questa sarà comunque limitata nel tempo e il potenziale di lungo periodo non è in discussione. Gli Stati Uniti hanno risorse tecnologiche, finanziarie per superare le prossime difficoltà. Azioni e bond Usa rimangono nei portafogli.