Strategie per mitigare il rischio obbligazionario e valutario

Strategie per mitigare il rischio obbligazionario e valutario
Strategie per mitigare il rischio obbligazionario e valutario
Quando si parla di mercati turbolenti e giornate negative, si fa spesso riferimento alle borse, e i dati riportati dai media riguardano principalmente i cali degli indici azionari. In realtà, però, sulle borse sono quotate anche le obbligazioni, e sui mercati globali vengono trattate anche le valute. Anche i titoli obbligazionari e i tassi di cambio subiscono variazioni quotidiane, reagendo alle notizie macroeconomiche e geopolitiche più rilevanti. Di conseguenza, è possibile assistere a turbolenze anche nei prezzi delle obbligazioni e nei valori dei tassi di cambio.
È fondamentale gestire i rischi derivanti dagli investimenti obbligazionari, che dipendono dalle variazioni dei rendimenti di mercato. Non bisogna pensare che, mantenendo un titolo obbligazionario fino a scadenza, il rischio sia azzerato. Il valore di mercato delle obbligazioni si modifica continuamente, anche se non si stanno vendendo i titoli. Inoltre, la volatilità può impattare nel momento del rimborso, con il cosiddetto rischio di reinvestimento. Se si investe in una valuta diversa dall’euro, il rischio valutario è sempre presente. Anche acquistando un bond in una valuta differente, come il dollaro, e mantenendolo fino a scadenza, le fluttuazioni del cambio influenzeranno sia il valore delle cedole incassate sia il valore di rimborso del titolo.
COME GESTIRE QUESTI RISCHI?
Il rischio di tasso di interesse e il rischio di reinvestimento possono essere mitigati attraverso strategie specifiche per gli investimenti obbligazionari. Due strategie particolarmente utili sono:
Queste strategie risultano efficaci anche quando si investe in una valuta estera. Ad esempio, avere rimborsi di bond in dollari scaglionati nel tempo consente di evitare di concentrare il rischio su un'unica scadenza e su un unico valore della valuta di riferimento.
Un'altra accortezza consiste nel selezionare obbligazioni con cedole pagate in periodi diversi. Per esempio, se si possiede un bond in valuta estera, potrebbe essere utile avere cedole con scadenze distribuite in mesi differenti. Questo aiuta a non concentrare il rischio valutario in specifici momenti dell'anno. In altre parole, la volatilità derivante dalle oscillazioni del cambio può essere gestita attraverso una diversificazione strutturata, che preveda una distribuzione delle date di rimborso e di pagamento delle cedole.
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