Coupon

Che cos’è il coupon?

Nel linguaggio degli investimenti, il coupon è l’interesse periodico che un’obbligazione paga al suo possessore. Rappresenta, in sostanza, la remunerazione riconosciuta all’investitore per aver prestato del denaro all’emittente, che può essere uno Stato, una società o un altro ente.

Tradizionalmente il termine deriva dai vecchi certificati cartacei: le obbligazioni un tempo erano accompagnate da piccoli tagliandi, i “coupon” appunto, che andavano staccati e presentati alla banca alla scadenza prevista per incassare la cedola. Oggi tutto avviene in forma elettronica, ma il nome è rimasto.

Il coupon può essere considerato l’elemento che definisce la natura “a reddito fisso” di un’obbligazione, anche se fisso non significa necessariamente costante. Esistono infatti diverse tipologie di cedole: fisse, variabili, indicizzate all’inflazione o legate all’andamento di un indice di mercato. In ciascun caso, però, il principio rimane lo stesso: il coupon indica quanto l’investitore riceverà periodicamente come rendimento lordo del titolo.

È importante distinguere il coupon dal rendimento effettivo di un’obbligazione. Il primo è un valore nominale stabilito al momento dell’emissione; il secondo tiene conto del prezzo a cui l’obbligazione viene acquistata e di altre componenti, come eventuali differenze tra prezzo e valore di rimborso. Il coupon è quindi solo uno dei fattori che concorrono al rendimento complessivo.

Come si calcola

Il calcolo del coupon dipende dalla tipologia di obbligazione, ma in generale si basa su una percentuale applicata al valore nominale del titolo, chiamato anche valore facciale. Se un’obbligazione ha un valore nominale di 1.000 euro e un coupon annuo del 3%, l’investitore riceve 30 euro l’anno in cedole.

A seconda delle caratteristiche del titolo, il pagamento può essere annuale, semestrale, trimestrale o, in casi più rari, mensile.

1. Coupon fisso: nel caso più semplice, quello delle obbligazioni a tasso fisso, la percentuale del coupon è determinata al momento dell’emissione e rimane invariata per tutta la durata del titolo. Questo rende prevedibile il flusso dei pagamenti, ma non implica che il valore dell’obbligazione rimanga stabile: il prezzo sul mercato secondario può infatti variare in base all’andamento dei tassi di interesse. Tuttavia, il calcolo della cedola resta costante e indipendente da tali oscillazioni.

2. Coupon variabile: per i titoli a tasso variabile, il coupon è calcolato come somma di un parametro di riferimento (come l’Euribor) e uno spread fisso deciso all’emissione. Ad esempio, un’obbligazione con coupon “Euribor 3 mesi + 1%” pagherà una cedola che varia nel tempo aggiornandosi a ogni scadenza in base al livello dell’indice di riferimento. In questo caso, il calcolo è meno immediato, ma il meccanismo è sempre definito da una formula chiara e prestabilita.

3. Coupon indicizzato all’inflazione: alcune obbligazioni legano il calcolo della cedola all’andamento dell’inflazione. La logica è quella di proteggere il potere d’acquisto dell’investitore, adeguando le cedole (e talvolta anche il capitale rimborsato) al livello dei prezzi. La metodologia di calcolo varia a seconda dell’indice utilizzato e delle regole definite dall’emittente, ma il principio resta quello di una cedola variabile che tenta di seguire l’andamento del costo della vita.

Perché il coupon è importante

Il coupon rappresenta una parte essenziale del rendimento di un’obbligazione, ma non l’unica. Contribuisce a definire il flusso di cassa periodico, elemento che molti investitori considerano fondamentale, soprattutto quando l’obiettivo è avere entrate regolari e prevedibili. Capirne il funzionamento aiuta a valutare correttamente la struttura del rendimento, distinguendo tra la componente legata alle cedole e quella che deriva da eventuali differenze di prezzo.

Come sempre, però, il coupon non va interpretato come un indicatore automatico di convenienza: un valore più alto non implica necessariamente un investimento migliore, perché può riflettere un maggiore rischio percepito dal mercato.