Le ragioni, emotive, per cui si preferisce il capitale alla rendita

Rendita vs capitale
Rendita vs capitale
Di recente abbiamo trattato delle motivazioni, razionali, che portano a non scegliere la rendita, ma preferire il capitale. Le nostre decisioni non sono però tutte dettate dalla razionalità, anzi. Spesso la componente non razionale diventa anche preponderante nelle scelte e per questo che oggi ci soffermiamo sulle motivazioni della mancata preferenza della rendita nell’ottica della finanza comportamentale.
Spesso le persone vedono la scelta di una rendita immediata come un "gioco d'azzardo sulla loro vita". In altri termini le persone si chiedono "vivrò abbastanza a lungo per avere indietro, sotto forma di rendita, quanto ho accumulato?". Il concetto di avversione alla perdita e della teoria del prospetto può aiutare a spiegare perché le persone formulano questo genere di ragionamento. Con una rendita si può avere indietro più di quanto accumulato, ma anche meno. Nel primo caso si è in guadagno, nel secondo “in perdita”. Dato che le perdite per le persone pesano 2,5 volte i guadagni – come dice la teoria del prospetto – le persone danno un maggior peso al caso di premorienza, e quindi al caso più sfortunato in cui si incorrerebbe in una perdita, che, per l’avversione alle perdite, le persone vogliono evitare. Inoltre, le diverse tipologie di rendite oggi esistenti permettono di eliminare questo rischio. Vedere la rendita come gioco d’azzardo deriva anche da un altro bias, quello della contabilità mentale: una rendita è collocata nel proprio conto mentale, è come se fosse vista come staccata da tutte le altre entrate, piuttosto che vederla integrata con tutti le risorse a propria disposizione.
La rendita ha una funzione assicurativa nei confronti del rischio longevità, ma le persone tendono a sottoscrivere un'assicurazione contro eventi negativi – la cosiddetta euristica fuorviante. È per questo che sono disposti a sottoscrivere un’assicurazione sulla vita, sulla salute, contro gli infortuni, ma non sulla longevità. Non è concepito come un rischio.
Un’altra spiegazione è l’avversione al rimpianto. In questo caso il rimpianto può manifestarsi come "non avrei dovuto comprare quella rendita", perché nel frattempo è successo un imprevisto che ci ha portato a ritenere che sarebbe stato meglio non scegliere la rendita. Le persone tendono a voler evitare di doversi trovare in una situazione in cui potrebbero rimpiangere una decisione e quindi preferiscono mantenere il capitale liquido, perché essendo sempre disponibile, dà l’illusione di non sprecarlo mai.
La cosiddetta "perdita di controllo" dei propri beni è uno degli svantaggi che viene spesso citato quando si chiede perché non si vuole la rendita. Di fatto, le persone soffrono di un’illusione del controllo se hanno a disposizione l’intero capitale. Gli individui credono di avere più controllo sul loro futuro finanziario detenendo ricchezza (cioè avendo a disposizione il capitale) piuttosto che ricevendo reddito (cioè la rendita).
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