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Quando il rimpianto è troppo doloroso...

Avversione al rimpianto

Avversione al rimpianto

Data di pubblicazione 13 settembre 2023
Tempo di lettura: ##TIME## minuti

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Avversione al rimpianto

Avversione al rimpianto

...si parla di avversione al rimpianto: pur di non doversi confrontare in futuro con il rammarico di una decisione sbagliata, si evita di investire.

Un tipico blocco mentale, o bias, che agisce quando dobbiamo prendere una decisione è la paura di dovere rimpiangere la decisione che abbiamo preso. Si parla infatti di “avversione al rimpianto” perché le persone preferiscono evitare il dispiacere derivante dall’aver preso una decisione sbagliata. Inoltre, il dispiacere derivante da una decisione presa che poi si rivela sbagliata tende ad essere maggiore al rammarico di non aver preso una decisone che poi si sarebbe rivelata giusta (o utile). È un modo anche per evitare di trovarsi in situazioni in cui si sarà poi costretti ad ammettere di avere torto. E così, quando dobbiamo prendere delle decisioni, influenzati da questo bias, si opta, a volte anche inconsciamente, per soluzioni che riducono al minimo la possibilità di avere dei rimpianti, piuttosto che optare per soluzioni che potrebbe darci soddisfazioni. Frasi come “non avrei dovuto comprare”, o “avrei dovuto comprare”, sono spesso sintomo di essere affetti da questo bias.

L’influenza che questo bias può avere sui nostri comportamenti in fatto di investimenti è molteplice. Può portare a non fare niente: dopo tutto se si ha paura che qualcosa vada storto, e non si vuole questo rimpianto con i propri soldi, per persone che non sono abituate ad investire l’effetto può essere non fare nulla: non si investe proprio. Chi invece investe, può decidere di non fare nulla – e in questo caso il bias dell’avversione al rimpianto si aggiunge ad un altro di cui ti abbiamo già parlato, quello dello status quo. Si potrebbe poi anche decidere di seguire la massa, pensando che in questo modo si prenda una decisione più corretta – ed anche in queto caso ci si ricollega ad un altro bias, quello dell’effetto gregge. Infine, visto che l’importante è non perdere, ci si potrebbe ridurre a fare investimenti non ottimali, che rendono poco o nulla. E non è finita qui: se sei in perdita, potresti non voler vendere per non portare a casa la minusvalenza, ma così potresti peggiorare ancora di più la situazione – anche qui altri due bias, disposition effect ed avversione alle perdite – sono fortemente collegati con quello di cui ti stiamo parlando.

Le soluzioni a questo bias sono sempre le stesse: diversifica, così riduci il rischio di perdite e quindi i rimpianti. Prendi sempre decisioni informate, che si basano su dati oggettivi, non su emozioni. Prendi le tue decisioni coerentemente con i tuoi obiettivi: stai investendo per avere un capitale maggiore tra tanti anni? Ricordati che stai investendo per il ungo periodo, fluttuazioni temporanee sono normali.