Crowdfunding: il punto sui rendimenti
Prestare i soldi col crowdfunding rende bene? Lo fa in linea col mercato o offre di meno?
Prestare i soldi col crowdfunding rende bene? Lo fa in linea col mercato o offre di meno?
Prestare i soldi col crowdfunding rende bene? Lo fa in linea col mercato o offre di meno? Abbiamo deciso di dare un’occhiata non solo in Italia, ma anche alle piattaforme che ci sono in giro per l’Europa. Qui di seguito trovi i tassi offerti di un campione di portali di crowdfunding preso in giro per il continente. È anche una occasione per vedere quanto è ampia e diffusa l’offerta di crowdfunding fuori dai confini italiani. Lo sapevi, per esempio, che ci sono prestiti dedicati al mondo dell’agricoltura in Lettonia?
Ma veniamo al tema tassi. Per vedere se sono alti e bassi bisogna fare del benchmarking, ossia un confronto col mercato dei prestiti. Siamo andati a vedere gli Euro Corporate Benchmark di Datastream che danno un’idea dei tassi qua e là per l’eurozona ed ecco i risultati.
I titoli societari in euro con rating BBB (quindi investment grade, cioè relativamente sicuri) offrono rendimenti a un anno del 2,51%, a 3 anni del 2,95%. Se si scende a un rating pari a BB (quindi siamo su titoli rischiosi) il tasso è 2,56% a un anno, 3,78% a tre anni. Con la singola B (titoli ancora più rischiosi) siamo a 3,25 a un anno e a 6,93 a tre anni.
Nel caso del crowdfunding i tassi devono, essere non inferiori a questi. Infatti vanno aggiunti ulteriori premi per incentivare chi ci investe. Il primo premio è un sovrarendimento legato al fatto che in genere non c’è un rating ufficiale (anche se talora ci sono strumenti che aiutano a comprendere il rischio dell’investimento). Il secondo premio è un sovrarendimento legato alla illiquidità di questi investimenti, cioè legato al fatto che, diversamente dai bond, una volta investito in crowdfunding non si esce dall’investimento recuperando il denaro se non con i tempi previsti dal crowdfunding.
Come vedremo tra poco questi sovrarendimenti sono, in effetti, abbastanza marcati, segno che il mercato del crowdfunding può essere interessante nel suo complesso.
Alcuni esempi
Sull’italiana Ener2crowd (www.ener2crowd.com) abbiamo il finanziamento di un impianto fotovoltaico a 12 mesi al 10% annuo, di una riqualificazione energetica a 18 mesi al 11% annuo, di un efficientamento energetico industriale a 33 mesi al 10% annuo e di un impianto fotovoltaico a 36 mesi al 9,5% annuo.
L’olandese Lendhahand che si occupa di prestiti sociali (https://www.lendahand.com/en-EU/projects) offre il finanziamento di un progetto dedicato all’imprenditorialità femminile in Tagikistan con tassi al 5% per una durata di due anni e a progetti di microimprenditorialità in Indonesia al 6,5% per un anno di durata. L’intento sociale spiega i livelli di tassi più bassi.
La lettone Lande che si occupa di prestiti nel settore agricolo (https://lande.finance/) offre tassi al 11/12% su durate dai 22 ai 36 mesi, collateralizzati con macchinari e terreni.
La portoghese Goparity (https://goparity.com/) in questo momento sta promuovendo un prestito per una costellazione di 12 satelliti per comunicazioni marittime con tassi al 8,3% per due anni, prestiti per un impianto fotovoltaico per una associazione sociale al 5,6% per 10 anni, un progetto di sviluppo residenziale in Colombia della durata di 7 anni al 8,05%.
La tedesca Bettervest (https://goparity.com/) offre attualmente tra l’altro la possibilità di partecipare a tre prestiti subordinati a 5 anni con tassi dal 7% al 9,5%.
L’olandese Geldvoorelkaar (www.geldvoorelkaar.nl/) ha in home tre progetti nuovi con tassi tra l’8% e il 9% e durate dai 48 agli 84 mesi.
Morale della favola: il lending crowdfunding offre rendimenti spesso interessanti qua e là per l’Europa. Restano le difficoltà di accedere a un mercato che è europeo, ma che comunque costringe a diversi adempimenti burocratici, non da ultimo la denuncia dei redditi sui gudagani incassati. A chi fosse interessato ribadiamo le buone regole di cui abbiamo parlato in passato:
Rieccoci con le buone regole
Regola numero 1: verificate sempre che il portale con cui investite sia registrato. L’Esma, l’autorità europea per la finanza e i mercati, tiene un registro al link: https://registers.esma.europa.eu/publication/ in cui si parla anche di chi fa crowdlending.
Regola n° 2: leggetevi la documentazione: i tassi elevati hanno un motivo chiaro: il rischio. Dovete esserne consapevoli.
Regola n° 3: scegliete solo progetti che richiedono un mini-investimento in modo da poter diversificare su diversi progetti: questi rendimenti sono, infatti, interessanti solo a patto di diversificare.
Regola bonus: fatelo solo se siete consapevoli delle scocciature burocratiche a cui abbiamo accennato sopra.