La Crypto Week negli Stati Uniti: cosa accade e perché è cruciale

L’obiettivo della settimana è approvare tre importanti disegni di legge che potrebbero ridefinire il modo in cui gli asset digitali sono regolati negli Stati Uniti.
L’obiettivo della settimana è approvare tre importanti disegni di legge che potrebbero ridefinire il modo in cui gli asset digitali sono regolati negli Stati Uniti.
L’evento è guidato da due figure chiave del Partito Repubblicano: il presidente della Commissione Finanze della Camera e il presidente della Commissione Agricoltura. L’obiettivo è approvare tre importanti disegni di legge che potrebbero ridefinire il modo in cui gli asset digitali sono regolati negli Stati Uniti. Il tutto avviene con il sostegno dell’amministrazione Trump, che ha ripetutamente espresso l’intenzione di trasformare gli Stati Uniti in un hub globale per l’innovazione cripto.
Ma quali sono queste tre leggi al centro del dibattito?
CLARITY Act: chiarezza e protezione per il mercato crypto
La prima è il CLARITY Act, un provvedimento pensato per affrontare una delle questioni più dibattute degli ultimi anni: chi deve regolamentare le criptovalute. Il disegno di legge mira a stabilire una chiara separazione tra le competenze della SEC (la Commissione per i titoli e gli scambi) e della CFTC (l’Agenzia per i contratti futures sulle merci). In particolare, propone criteri per distinguere tra token considerati titoli finanziari e quelli che possono essere classificati come commodity. Oltre a chiarire le competenze regolatorie, la legge introduce standard di protezione per gli utenti degli exchange, imponendo obblighi più severi in termini di custodia dei fondi e trasparenza operativa. È vista come un passo decisivo verso una maggiore certezza giuridica per imprese e investitori. Allo stato attuale non è approvato né dalla Camera, né dal Senato.
GENIUS Act: regole per le stablecoin
La seconda proposta, il GENIUS Act (vedi anche qui), affronta la regolamentazione delle stablecoin, ossia le criptovalute ancorate al valore di valute fiat come il dollaro. Frutto di un raro compromesso bipartisan, questa legge richiede che ogni stablecoin emessa sia coperta da riserve in dollari al 100% e che gli emittenti siano soggetti ad audit periodici. Il disegno di legge crea inoltre un sistema duale di autorizzazione, dove sia le autorità statali che federali avranno un ruolo nella vigilanza. La GENIUS Act è già stata approvata al Senato e, se riceverà il via libera anche alla Camera durante questa settimana, potrebbe essere firmata entro venerdì dal Presidente. È considerata una legge “pilastro”, perché getta le basi per una regolamentazione sicura ma flessibile, capace di incoraggiare l’innovazione fintech senza compromettere la stabilità del sistema. Allo stato attuale risulta approvato dal Senato a giugno 2025, in attesa del voto della Camera. Solo dopo l’approvazione di entrambi i rami del Congresso può essere firmato dal Presidente.
Anti-CBDC Surveillance State Act: un no politico alla valuta digitale della banca centrale
La terza proposta, la Anti-CBDC Surveillance State Act, ha un contenuto molto politico. Si tratta infatti di un disegno di legge pensato per vietare permanentemente l’introduzione di una Central Bank Digital Currency (CBDC) negli Stati Uniti. La motivazione? Secondo i promotori, una CBDC metterebbe in pericolo la libertà finanziaria e la privacy dei cittadini, consentendo allo Stato un controllo eccessivo sulle transazioni individuali. Il disegno è sostenuto fortemente dal fronte repubblicano, in particolare dagli alleati di Donald Trump, che hanno trasformato l’opposizione alla CBDC in una battaglia ideologica contro la “sorveglianza di Stato”. Allo stato attuale è in discussione alla Camera, non ancora approvato.
L’impatto sui mercati è stato ottimismo, ma meno di quel che sembra
Questa settimana si è parlato molto della crescita del BitCoin sopra la soglia psicologica dei 120.000 dollari (da cui poi ha ripiegato), dopo aver viaggiato per qualche giorno a quota 118.000 e dopo il mese di giugno passato tra 105.000 e 110.000 dollari. Non ci sembrano, comunque, passaggi significativi. Certo per BitCoin è un buon periodo e l’approvazione di leggi a favore delle criptovalute negli Usa sostiene questa positività. Ma ricordiamoci pur sempre che i riflettori oggi sono puntati su questo, domani non è detto.
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